I nati il 18 maggio sono un interessante miscuglio di tradizione e liberalismo: potrebbero essere descritti come sovvertitori con una tendenza rivoluzionaria, ma il loro primo impulso non è tanto di capovolgere la società, quanto di migliorarla. Il pericolo è che queste persone si lascino troppo trasportare dai principi finendo per diventare irrazionali quanto quelli che essi stessi criticano. I nati di questo giorno sono affascinati da molti aspetti della vita e vogliono provare, testare, assaggiare tutto ciò che ha da offrire: di solito cercano sempre di mettere in ordine la loro vita personale, prima di accettare la sfida del mondo. I nati il diciottesimo giorno del mese sono governati dal numero 9 (1+8=9) che, nel loro segno, produce un orientamento fortemente magnetico e sensuale.
Nati oggi anche: Bertrand Russell, Massimo Girotti, Toni Garrani, Enrico Brignano, Paolo Vallesi.
Mancano 227 giorni alla fine dell’anno. Il conto alla rovescia è gentilmente offerto da unallegropessimista, il modo migliore di iniziare la giornata con un sorriso.
Buongiorno! 🙂
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Buongiorno a te! 🙂
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Beh, ma tutti i rivoluzionari partono con l’idea di migliorare il mondo.
Buon giorno.
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Non sempre, a volte partono solo con l’idea di distruggere quello che esiste. Qualsiasi riferimento al ’68 è puramente casuale.
Buongiorno!
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Ma il ’68 si può considerare una rivoluzione vera e propria?
Peraltro, non bisogna dimenticare che il termine rivoluzione significa etimologicamente “ritorno”: come il moto dell Terra intorno al Sole, ogni rivoluzione riporta infine al punto di partenza 😉
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Se intendiamo i rivoluzionari come chi ha cambiato la società, rompendo (letteralmente), col passato, direi che il ’68 si può considerare una rivoluzione. Se poi abbia migliorato o peggiorato le cose, come disse qualcuno, “ai posteri l’ardua sentenza”. E visto che i posteri siamo noi, basta guardarsi in giro…
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Non tieni conto di quelle che i sessantottini chiamavano le forze reazionarie, le quali alla fine hanno prevalso.
La Rivoluzione francese abbatté la monarchia; seguirono il Terrore, il Direttorio, l’Impero: ecco il “ritorno” al punto di partenza. Tuttavia Napoleone era un uomo della Rivoluzione in tutto e per tutto, e anche da imperatore cercò di portare ovunque le idee dell’89. Se ci fosse riuscito, probabilmente l’Europa si sarebbe risparmiata altri cent’anni di monarchie corrotte, malate e decadenti, nonché le rivoluzioni del ’48, il Risorgimento italiano e le altre sollevazioni nazionali, e forse le due guerre mondiali.
Non sono idee mie, le hanno già espresse (meglio) pensatori e filosofi di un certo calibro, per esempio Bertrand Russell.
Con questo non voglio dire che il fallimento del ’68 ci abbia privato di un mondo migliore, ma a me sembra che chi l’ha fatto fallire migliore non lo sia proprio per niente.
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Buon giorno 1. Ti sei dimenticata Barba Gianni.
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Buongiorno a te! Deve essere simpatico, pensa se fa il barbiere.
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Giornata funestata dalla morte di Battiato.
Curiosità: oggi compiono gli anni sia mio zio che suo figlio (mio cugino). Papà è figlio che condividono il compleanno, inusuale.
Ciao Raffa
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Eh, dispiace per Battiato ma era malato.
Auguri a tuo zio e a tuo cugino, e buona giornata a te!
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