La statunitense Christine Sizemore che soffriva di disturbo dissociativo della personalità, e la cui vicenda ispirò il film con Joanne Woodward La donna dai tre volti, nel corso della sua esistenza visse 26 identità diverse, che si presentavano però a gruppi di tre per volta. Il film è ispirato appunto a tre di queste identità, e quando la Sizemore dovette firmare la liberatoria alla Fox, casa produttrice del film, per parlare della sua storia, i documenti furono redatti in tre copie: la donna fu obbligata a firmare per ognuna delle sue personalità.
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