Raro esempio di bellezza femminile che l’età ha accresciuto e ravvivato, aggiungendovi fascino, personalità e soprattutto simpatia. Angela Lansbury non era certo annoverata tra le bellissime di Hollywood, soprattutto in un’epoca in cui le dive si chiamavano Ingrid Bergman, Ava Gardner o Liz Taylor. E Hollywood non l’aiutò neppure a puntare sulla simpatia, dandole spesso ruoli sgradevoli, come quello del suo esordio, nei panni della servetta civettuola, maliziosa e irriverente di Angoscia, o quello dell’amante del vecchio padre ne La lunga estate calda, o quello terribile della madre manipolatrice in Va’ e uccidi. Quasi sempre, comunque, ruoli non da protagonista.
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