Harry Cohn (1891 – 1958) è stato uno dei fondatori della Columbia Pictures, uno dei personaggi più influenti di Hollywood, ma anche dei più odiati. Quando ha assunto la carica di presidente della Columbia, è rimasto anche capo della produzione, concentrando così un enorme potere nelle sue mani. Rispettava il talento al di sopra di ogni attributo personale, ma si assicurava che i suoi dipendenti sapessero chi era il capo. Era talmente noto per il suo stile di gestione autocratico e intimidatorio che venne definito “il dittatore di Hollywood”.

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La sua figura fece nascere diverse leggende. Si diceva che avesse dispositivi di ascolto in tutti gli studi di registrazione e potesse quindi ascoltare le conversazioni che avvenivano sui set, al punto che ogni tanto si sentiva rimbombare la sua voce da un altoparlante se sentiva qualcosa che non gli piaceva. Era un tipo alla Jekyll e Hyde, capace di urlare e imprecare contro attori e registi nel suo ufficio, per un intero pomeriggio, e poi salutarli cordialmente a cena, quella sera stessa, come se niente fosse.
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Purtroppo Cohn è considerato l’inventore del cosiddetto divano del produttore, da cui sono passate, oltre alla Monroe, giovani aspiranti attrici, attricette e super star della Hollywood degli Anni d’oro come Lana Turner, Gloria Swanson, Joan Crawford, Ava Gardner… Sembra che sia stato lui il primo a cominciare questa triste prassi alla Columbia, dove aveva una stanza apposita, comunicante col suo ufficio. Cohn chiedeva e si aspettava prestazioni sessuali dalle attrici in cambio di lavoro. Si racconta che quando Joan Crawford dovette affrontare le sue avances dopo aver firmato un contratto con la Columbia, lo fermò dicendo: “Tienilo nei pantaloni, Harry. Domani sono a pranzo con tua moglie e i ragazzi”
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Da bravo produttore era comunque interessato sempre al profitto. Perciò quando Rita Hayworth rifiutò le sue richieste di prestazioni sessuali, si arrabbiò moltissimo, ma non la licenziò, perché sapeva che gli avrebbe fatto guadagnare un sacco di soldi. Tuttavia il loro rapporto fu costellato di continui litigi e dispetti reciproci, che certamente non giovarono alla collaborazione lavorativa.
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Tra le altre cose, Cohn fu responsabile della fine della carriera cinematografica di Hazel Scott, una pianista jazz afroamericana di grande talento. Hazel era una donna indipendente e orgogliosa dei propri valori: quando cominciò a lavorare nel cinema, nei suoi contratti fece sempre includere che avrebbe lavorato nei film di Hollywood solo ed esclusivamente interpretando se stessa, per non continuare a perpetrare stereotipi che vedevano le persone di colore nei ruoli di camerieri, buffoni o ignoranti. Hazel voleva inoltre essere libera di decidere quali brani suonare e quali abiti indossare nei film che avrebbe interpretato. Nonostante queste sue pretese, il mondo di Hollywood accettò ogni condizione pur di averla.

Nel 1943 Hazel recitò nel suo primo film per la Columbia Pictures, The Heat’s On. Nell’ultima scena del film alcune donne afroamericane avrebbero dovuto salutare gli uomini in partenza per la guerra, indossando dei grembiuli sporchi. Quando Hazel Scott lo scoprì, fece fermare le riprese chiedendo che i grembiuli venissero cambiati con vestiti floreali. Il regista, dopo tre giorni di discussioni, acconsentì. Ma Cohn, dopo aver appreso delle rimostranze di Hazel e del suo notevole onorario, decise che non avrebbe mai più recitato in alcun film, almeno finché lui fosse vissuto.
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Nel febbraio 1958 subì un attacco di cuore mentre si trovava in Arizona, poco dopo aver finito di cenare, e morì sull’ambulanza che lo portava all’ospedale. Praticamente l’intera comunità di Hollywood ha assistito al suo funerale, e in quell’occasione il comico Red Skelton disse: “Questa è la prova di quello che Harry ha sempre sostenuto: dai al pubblico ciò che vuole, e sta’ tranquillo che verrà.”
FONTI: IMDb – swingfever.it
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Che persona orribile. Immagino non sia il solo (ancora oggi), ma ciò non lo giustifica.
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E’ stato uno dei primi, se non il primo, a usare questo sistema, e purtroppo è stato subito imitato da molti.
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Si parla che anche prima del cinema, in teatro, le modalità per fare carriera non erano poi molto diverse.
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E’ molto probabile, purtroppo.
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Buon giorno 1
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Buongiorno a te
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Buongiorno Raffa
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Buongiorno Paola!
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Gli è andata bene che è vissuto in quegli anni lì. Oggi gli darebbero un sacco di anni di carcere e butterebbero la chiave (negli USA)…
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Ci hanno messo parecchio, però, a ribellarsi a questo sistema, che era ormai una prassi. Non ci fanno una gran figura…
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Ma, vedi, non è che quel sistema fosse in vigore solo lì. Impera praticamente in tutto il mondo e in tutti gli ambiti. Dove c’è Potere c’è anche facilmente questo sistema e altre porcherie.
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La bravura non serve a rivalutare una persona che ha abusato della propria posizione di potere per violentare l’integrità fisica e morale delle donne.
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Questo appuntamento mi affascina sempre!
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Grazie, ne sono felice!
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Un abbraccio 🙏🤗🙏
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Non certo il capo ideale
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Direi proprio di no.
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Buona serata, Raffa
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Anche a te, Valy.
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Però che personcina!!! Buona serata cara Raffa 🌼
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Buonanotte Giusy 🌛
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🖤🤍
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che uomo spregevole
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Allora si faceva così. Lui è stato il primo, ma poi lo hanno seguito altri.
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sì questo lo sapevo
triste ma vero
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