Indovinello n. 61

Buongiorno e buon sabato. Il film da indovinare oggi è di nuovo un film d’avventura, tratto da un famoso romanzo, che una volta era annoverato tra la narrativa per ragazzi. Inutile dire che io l’ho preferito di gran lunga a Piccole donne, ma io ero un maschiaccio. Questa volta siamo negli anni ’90.

Indizio n. 1: La storia del romanzo è diversa da quella del film, dove prevale il lieto fine. Non è il primo film tratto da questo romanzo.

Indizio n. 2: L’attore protagonista aveva già a suo attivo un Oscar come miglior attore protagonista, vinto due anni prima di questo film, a cui ne aggiungerà altri due. Tra gli altri, ha impersonato un presidente degli Stati Uniti. L’ultimo suo film risale al 2017, anno in cui si è ritirato dalle scene.

Indizio n. 3: Il film è stato un grande successo al botteghino, ed è stato elogiato soprattutto per la colonna sonora epica e per la raffinata fotografia.

Se volete, potete come sempre provare a rispondere nei commenti. Le risposte giuste saranno pubblicate solo domani, per permettere a tutti di giocare. Se invece sbagliate, ricordate che potete riprovare. Domani la recensione del film. Buon divertimento!

Autore: Raffa

Appassionata di cinema e di tutte le cose belle della vita. Scrivo recensioni senza prendermi troppo sul serio, ma soprattutto cerco di trasmettere emozioni.

42 pensieri riguardo “Indovinello n. 61”

  1. Credo che sia “L’ultimo dei mohicani”, film che in effetti ha esattamente i pregi che hai messo in rilievo. Quando lo vidi mi innamorai (ovviamente) di Madeleine Stowe: fu un brutto colpo rivederla, circa vent’anni dopo, nei panni della perfida Victoria Grayson in “Revenge”, serie tv di qualche pregio (le prime stagioni, poi si perde) che si pretende ispirata dal Montecristo dumasiano.

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    1. Adoravo i giochi da maschio, macchinine, trenini, e se c’era un albero nel raggio di un chilometro, mi ci arrampicavo subito. Mai avuta una Barbie in vita mia, mai neanche desiderata. Unica traccia di femminilità: treccine e codini, che ogni tanto porto ancora.

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      1. Toh, anche mia figlia giocava con le macchinine (tra l’altro sapeva il nome di tutti i modelli, per strada le facevo gli indovinelli e li riconosceva quando ancora non sapeva leggere), con vari animaletti, le costruzioni, il fortino… Aveva un paio di Barbie ma pretese anche i corrispondenti maschi e le sfregiava col pennarello rosso per inscenare combattimenti tra bande criminali. Ci giocava con il papà perché le sue amiche erano ossessionate con matrimoni, il té, ecc. 😀

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        1. Siamo state precursori (al femminile la parola non esiste, sigh!) della parità di genere. Le mie figlie uguale. Pensa che la mia piccola (per modo di dire) che si è laureata in pedagogia, ha fatto la tesi di laurea proprio sulle differenze di genere nel mondo dei giocattoli 🙂

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        2. A me mia figlia, malgrado i suoi difetti (che lagna, che era) mi è sempre stata simpatica per questo. Io stessa, da piccola, avendo un fratello maschio ho sempre giocato anche coi soldatini e letto libri da maschio. Però della parità di genere, o meglio dell’ossessione su questo tema, me ne infischio abbastanza, anche se non mi dà fastidio. Spero di non urtare la tua sensibilità, ma ho letto che una tipa ha rifiutato di partecipare a un programma televisivo perché era stata invitata insieme a 5 o 6 uomini e non c’erano donne. Il conduttore ha replicato dicendo che l’aveva invitata perché era brava e non perché era donna.
          Devo dire che la tesi di tua figlia mi interesserebbe molto.

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        3. A beh, l’ossessione non l’ho neanch’io, anzi certi fanatismi mi danno solo fastidio. La mia frase era ironica, alla fine a certe cose è quasi stupido dare importanza. Un amichetto di mia figlia più grande amava mettersi le scarpe col tacco di sua madre e qualche volta le fregava gli ombretti (erano all’asilo, perciò aveva 4/5 anni!). Suo padre si preoccupava scherzosamente, invece non è andata come temeva. Anzi, è diventato nonno prima di quanto avrebbe voluto… 🙂

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        1. Io vado, sono stanca e mi bruciano un po’ gli occhi. Ho lavorato fino adesso.
          Hai visto che si è fatta viva Matilde?

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