Vincitrice del premio Emmy 2019 per la miglior sceneggiatura di una serie drammatica, Succession è un misto di soldi, potere e lotte familiari, senza esclusione di colpi. Anzi, più bassi sono, meglio è.
Al centro di tutto c’è la famiglia Roy, ricchissima e immorale, perversa e priva di scrupoli come solo gli straricchi sanno essere, almeno nelle fiction. Ricordate la famiglia Ewing di Dallas? Da J.R. in poi, abbiamo visto ogni genere di nefandezza compiuta in nome del denaro, ma sinceramente il cattivone di Dallas era un principiante confronto ai protagonisti di questa storia, mentre la disinibita Sue Ellen sembra un’educanda.
Il capofamiglia, Logan Roy, chiaramente ispirato alla figura di Rupert Murdoch, è un potentissimo tycoon che ha costruito praticamente dal nulla il suo impero, e, com’è ovvio, quando si arriva così in alto, è molto improbabile che sia avvenuto in modo pulito, senza scendere a compromessi o magari travolgere qualcuno lungo la propria ascesa.
E’ a capo di una multinazionale che si occupa principalmente di news, anche se negli ultimi tempi ha aperto alla diversificazione, con settori come le crociere e i parchi di divertimento, molto più redditizi.
La prima serie, andata in onda nel 2018, si era aperta con un evento drammatico, l’infarto del capofamiglia, che, se normalmente è un avvenimento tragico in qualunque famiglia, lo è ancor di più quando il genitore è amministratore unico di una multinazionale plurimiliardaria che nessuno, a parte lui, sembra in grado di guidare.
Dopo un primo momento di panico generale, in cui il vecchio padre sembra essere prossimo alla dipartita, inaspettatamente si riprende, e tuttavia capisce che forse è arrivato il momento di passare le redini dell’azienda familiare a qualcuno di più giovane. Ma a chi?
La famiglia Roy è formata, oltre che dal capostipite, da una ex moglie che si è staccata da tutto e da tutti e non sembra più voler avere niente a che fare con nessuno di loro, figli compresi, dalla moglie attuale che sostiene il vecchio e tollera i figli per amor suo (o forse per convenienza), e da ben 4 figli che sono uno peggio dell’altro, tra problemi di droga, dipendenze sessuali, complessi edipici mai risolti e una totale assenza di empatia verso il genere umano.
L’erede più probabile dovrebbe essere Kendall, il figlio che sembra conoscere meglio gli affari di famiglia, ma è reso inaffidabile dall’attrazione che nutre per la cocaina. Il fratello minore Roman, forse il più viziato, si comporta come un eterno Peter Pan, mostrandosi superficiale e totalmente irresponsabile, mentre Connor, il maggiore, completamente staccato dalla realtà, vive con un’ex prostituta, e non ha la minima intenzione di occuparsi dell’azienda di famiglia, perché aspira a diventare niente meno che presidente degli Stati Uniti. Rimane Siobhan, l’unica femmina, che avrebbe anche l’intelligenza e la preparazione per sostituire il padre, ma sembra più interessata a rovinarlo definitivamente facendo da consulente ai suoi nemici politici. Insomma ci sono tutti gli ingredienti per scatenare una lunga serie di lotte fratricide, che, tra tradimenti, menzogne e inganni, farebbero impallidire le casate del Trono di Spade.
La cosa più difficile sarà decidere per chi fare il tifo, perché i personaggi sono davvero tutti cattivissimi, sleali, meschini e spesso abietti. Non manca però il personaggio divertente in questa giostra di umane miserie, ed è Tom, il marito di Siobhan, un uomo piccolo piccolo, che si illude di essere diventato qualcuno perché ha sposato la figlia del capo, e che invece diventa il bersaglio preferito di scherzi e battute fuori e dentro la cerchia familiare.
Come curiosità, c’è da dire che in America Succession è diventato in breve un fenomeno di costume, soprattutto grazie alle riviste specializzate che ne hanno studiato lo stile dell’abbigliamento, delle acconciature, dell’arredamento e perfino analizzato e copiato le abitudini alimentari, per non parlare del linguaggio e delle colorite metafore usate come insulti dai vari membri della disastrata famiglia Roy.
E se alla fine della prima stagione penserete di aver visto l’intero campionario delle peggiori bassezze immaginabili, la seconda stagione riuscirà ancora a sorprendervi, soprattutto con il colpo di scena davvero imprevedibile che chiude l’ultima puntata, e lascia presagire una terza stagione a dir poco bollente.
Non voglio anticipare altro, perché vale la pena di seguire i personaggi e le loro vicende nel progredire della storia, che per ora si è fermata alla seconda stagione, ma che ha già messo in cantiere la terza. Chissà se arriveremo a vedere chi si siederà sul Trono dei Soldi, perché per ora il vecchio genitore è ancora vivo e vegeto, e non ha nessuna intenzione di farsi da parte…
Brava, sono sempre in cerca di serie!
"Mi piace"Piace a 1 persona