Aneddoti e curiosità del lunedì: #72

La maggior parte degli osservatori del 1977 non si aspettava che il primo film di Star Wars avrebbe sbancato il botteghino, e di certo non poteva immaginare che sarebbe diventato un cult, al punto che gli oggetti di scena finissero in un museo ad esso dedicato. Forse è per questo che alcuni oggetti non sono stati curati con maggiore attenzione fin dall’inizio; tra essi, la tunica indossata da Alec Guinness per interpretare Obi-Wan Kenobi andò persa alla fine delle riprese, e finì in un negozio di costumi di Londra, dove venne affittata per anni come costume di carnevale da monaco; successivamente fu usata anche come abito di scena per altri film, tra cui La mummia del 1999, finché qualcuno non la riconobbe nel 2005, a quasi trent’anni dall’uscita del film. Valutata al momento della scoperta intorno alle 25.000 sterline, è stata infine messa all’asta nel 2007, e venduta a un collezionista privato per 104.000 dollari.

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Può essere difficile da credere ma la scena del bacio sotto la pioggia, una delle più iconiche del film Le pagine della nostra vita, è stato un vero tormento per i due protagonisti. Innanzitutto perché non si sopportavano, almeno inizialmente. Pare addirittura che Gosling a un certo punto si fosse rifiutato di recitare se il regista non avesse sostituito la sua partner. Dopo l’ennesimo scontro verbale tra i due, il regista Cassavetes li chiuse a chiave in camerino minacciando di non farli uscire finché non avessero risolto i loro problemi. E i due finirono per innamorarsi, anche se la storia durò appena tre anni. Ma tornando alla scena sotto la pioggia, Rachel McAdams ha raccontato che quel giorno faceva un gran freddo, e i vestiti che indossavano erano abiti d’epoca usati, che sotto la pioggia stavano letteralmente cadendo a pezzi. In poche parole era davvero difficile concentrarsi sulle battute. Ma nonostante questo, la scena risulta una delle più intense di tutto il film.

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Durante una ripresa notturna de I Blues Brothers John Belushi sparì. Dan Aykroyd lo andò a cercare e vide che una casa vicino al set aveva tutte le luci accese, nonostante fosse piena notte. Suonò alla porta e il padrone di casa gli disse che John era lì. Era riuscito ad entrare, gli aveva svuotato il frigo e dormiva da ore sul divano, in salotto.

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Per tutta la durata delle riprese di Se mi lasci, ti cancello, il regista Michel Gondry parlò con i due protagonisti separatamente. Con Kate Winslet ripeteva che il film era una commedia e che doveva essere spensierata e divertirsi, mentre con Jim Carrey diceva che il film era un dramma e che doveva sembrare triste e depresso. Questo diede all’opera quel giusto mix di malinconia e allegria che lo rese un vero e proprio gioiello cinematografico.

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La celebre scena allo specchio di Taxi driver fu totalmente improvvisata da De Niro. La sceneggiatura diceva soltanto Travis guarda nello specchio, ma non era previsto che parlasse. La frase «Dici a me?» fu un’idea che venne all’attore dopo aver visto Bruce Springsteen che, durante un suo concerto, aveva risposto «You talkin’ to me?» al pubblico che gridava il suo nome.

FONTI: Liguori-Cuomo-Grossi, Cult: I film che ti hanno cambiato la vita – comingsoon.it