Vediamo insieme alcune curiosità su Norma Jeane Mortenson, più conosciuta come Marilyn Monroe. Era diventata famosa come sex symbol, ma oggi la ricordiamo come una vera icona del ventesimo secolo. E come accaduto ad altri protagonisti della storia prematuramente scomparsi, su Marilyn circolano diverse leggende metropolitane, che si sono accumulate negli anni, ma che non hanno alcun fondamento.
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Una delle cose peggiori che sono state dette di lei è che fosse stupida: niente di più falso. Non si era mai diplomata, ma era una lettrice vorace che cercava di colmare da autodidatta le lacune della sua istruzione. Arrivata a New York, come prima cosa aveva aperto un conto in una libreria, e al momento della morte, nella sua casa, furono trovati 450 volumi di vario genere, tra prosa e poesia. Di sicuro era una persona molto più profonda dei ruoli che interpretava. Ma in quanto donna bellissima, fu sempre relegata dalla Hollywood maschilista ad essere, anche nella realtà, l’oggetto rappresentato sullo schermo. Lei stessa a questo proposito ebbe a dire: «Se hai i capelli biondi, sei considerata stupida. Io non so perché accada. Penso che sia una concezione molto limitata».
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Altra cosa che si racconta di lei è che non sapesse recitare. È vero che sul set di A qualcuno piace caldo dovette ripetere 59 volte la stessa semplice battuta, ma è vero anche, come ha raccontato Jack Lemmon, che «quando a fine giornata si guardava il girato, lei era sempre quella che aveva recitato meglio di tutti noi». Del resto a New York aveva cominciato a frequentare le lezioni di recitazione all’Actors Studio di Lee Strasberg, ed era perfezionista all’inverosimile; voleva diventare un’ottima attrice e non essere un «fenomeno erotico da baraccone», come lei stessa si era definita.
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Era anche una donna intelligente e spiritosa. Sul set di A qualcuno piace caldo, quando il costumista prese le misure alle tre star del film, scherzando disse a Marilyn che Tony Curtis aveva un sedere più grazioso del suo. Marilyn, per tutta risposta, si aprì la camicetta e disse «Può darsi, ma non ha due tette come queste!».
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Sul set Marilyn arrivava sempre in ritardo mostruoso e Wilder la riprendeva spesso per questa sua mancanza di professionalità. Una volta la diva, stanca di essere ripresa, rispose con un sorriso disarmante: «Mia zia Minnie è sempre puntuale, ma chi pagherebbe per vederla al cinema?».
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Marilyn fu sfortunata anche nella vita sentimentale. In particolare, dovette subire la folle gelosia del marito Joe DiMaggio. Nel film Quando la moglie è in vacanza, la famosa scena della grata, in cui il vento solleva la gonna di Marilyn mostrando le gambe, fece infuriare DiMaggio e rese inevitabile il divorzio, dopo solo nove mesi di matrimonio. Il giorno in cui fu girata, al rientro in albergo, DiMaggio picchiò selvaggiamente Marilyn, che il giorno dopo si presentò al lavoro ricoperta di lividi. Il marito chiese e ottenne il divorzio, adducendo danni psicologici derivanti dall’insostenibile situazione di doverla vedere sul set in atteggiamenti intimi con altri uomini. Dopo il divorzio, DiMaggio, che era un forte bevitore, irascibile e violento, smise di bere e entrò in terapia per gestire la rabbia. Col tempo si riappacificarono e restarono buoni amici. Dopo la morte di Marilyn, DiMaggio si occupò del funerale e fu l’unico dei suoi ex mariti ad essere presente; per vent’anni portò fiori sulla sua tomba tre volte alla settimana.
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Il 4 agosto 1962 Marilyn Monroe fu trovata morta nel suo letto, e il mondo ne rimase sconvolto, tanto che a una settimana dalla tragica scoperta si registrò un’impennata di suicidi: nella sola città di New York ne avvennero ben 12 nello stesso giorno. Una delle vittime aveva addirittura lasciato un biglietto con queste parole: «Se la più meravigliosa cosa nel mondo non ha avuto niente per cui valesse la pena vivere, allora neanch’io voglio vivere».
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Il regista Peter Bogdanovich ha detto di lei: «Dopo la morte di Marilyn, non ci sono più state dee dell’amore»
FONTI: movieplayer.it – wired.it – vanillamagazine.it – dinamopress.it
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Era troppo intelligente, sensibile ed empatica per quel mondo, che l’ha fatta letteralmente fuori.
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Verissimo, ed è rimasta anche imprigionata nel personaggio, da cui non ha saputo più uscire.
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O potuto uscire.
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Buon giorno 2 Peter Bogdanovich chi è ? La morte da giovani rende dei miti.
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Era un famoso regista, e anche attore. Non per tutti, però. Un minimo di talento devi averlo dimostrato, se no sei solo una promessa morta troppo presto.
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Grazie da non per tutti. Era un personaggio dove tra vita privata e cinema tutto mischiato ne ha fatto una leggenda. Solo per il cinema non sarebbe mai diventa indimenticabile.
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Vero. Era anche un’epoca in cui gli attori erano considerati miti a prescindere. Ormai i miti non ci sono più, perché mitizziamo gente che non vale nulla.
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Oggi c’è l’usa e getta in tutto.
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Purtroppo si è innamorata delle persone sbagliate e soprattutto troppo “in alto”, cosa che le è costata la vita. A me piaceva molto e non era per niente stupida. Buona giornata.
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Era molto dolce, forse troppo buona e delicata. Buona giornata 🙂
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Povera, in certi ambienti si rimane inglobati
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Davvero, non c’è scampo.
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Già
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attrice iconica
e bravissima, per esempio in Gli uomini preferiscono le bionde fa tutta una serie di microespressioni!
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Sono pienamente d’accordo con Buioi dentro. Molti anni fa ho letto un libro che ritraeva la vera Marilyn e difatti ne esce una persona inte.ligente e sensibile. Buonanotte cara Raffa 🌹
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Buonanotte Giusy 🌷
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Ho letto, e visto alcune foto, che ritraggono Marilyn nelle pause di registrazione sempre con libri in mano. Era una appassionata lettrice.
Non era affatto stupida, e nemmeno superficiale.
Aveva solo la colpa di essere troppo bella.
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E ha anche incontrato uomini sbagliati, sul lavoro e nella vita privata.
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Ed un po’ se li è cercati.
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Sì, diciamo che non li ha saputi scegliere.
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Non è stata sicuramente fortunata ma rimarrà sempre circondata di un alone di fascino e mistero e non tramonterà mai
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A modo suo immortale.
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