Aneddoti e curiosità del lunedì

Prima di diventare famosi molte personalità del mondo del cinema si sono dedicate alle attività più disparate. Steven Spielberg, ad esempio, lavorava nei frutteti con il compito di tenere lontano gli insetti, Michael Douglas da ragazzo ha fatto il benzinaio, Tom Hanks per un po’ ha venduto popcorn e noccioline allo stadio mentre Robin Williams aveva lavorato come gelataio e mimo di strada. Ma non succede solo a Hollywood, naturalmente. Il grande attore francese Jean Gabin, prima di darsi alla recitazione, aveva lavorato in gioventù come macchinista nelle ferrovie.

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Nel 1915 Charlie Chaplin diventò il primo attore della storia ad avere una striscia di fumetti a lui dedicata. Il protagonista era il celebre attore, vestito come il suo personaggio più famoso, il vagabondo Charlot, interpretato per la prima volta all’inizio del 1914 e protagonista di oltre 30 pellicole nel corso del primo anno. La serie era una normale striscia umoristica autoconclusiva dell’epoca. Ogni giorno una gag, slegata da quelle precedenti e da quelle successive. Era soprattutto umorismo fisico, con botte, cadute, scivoloni, incidenti e ogni tanto qualche gioco di parole o battuta verbale.

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Johnny Weissmuller, il più famoso Tarzan dello schermo, era un campione di nuoto. Fu il primo uomo al mondo a nuotare i 100 metri stile libero in meno di un minuto, nel 1922. Oggi, però, con il tempo realizzato allora, non entrerebbe in finale neppure in un torneo femminile.

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Walter Matthau, interprete di grandi capolavori della commedia, era un grande umorista, sempre pronto alla battuta anche nella vita di tutti i giorni. A un’amica che gli chiedeva come stesse, una volta rispose: «Il medico mi ha dato sei mesi di vita, ma quando gli ho detto che non potevo pagare la parcella, me ne ha dati altri sei».

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Una volta un giornalista chiese a Peter Ustinov per quale motivo avesse accettato di fare pubblicità a una carta di credito. «Semplicissimo – rispose giovialmente lui – per pagare tutte le mie spese utilizzando quella carta di credito».

FONTI: fumettologica.it – ciak