James Dean, eterno ribelle

E’ uno dei miti più duraturi e radicati del cinema americano: con il suo volto di bel ragazzo introverso e sensibile, dallo sguardo intenso, che riuniva un misto di violenza repressa e timidezza nascosta, diventò l’emblema del desiderio di ribellione che agitava una gioventù inquieta, in conflitto con i valori dei genitori.

Il suo nome completo era James Byron Dean. Nasce a Marion (Indiana) l’8 febbraio 1931. Figlio di un odontotecnico, a cinque anni si trasferisce con la famiglia a Los Angeles, ma dopo la morte di sua madre torna nel Midwest e viene allevato da un parente in una fattoria dello Iowa. Torna in California e dopo gli studi prende lezioni di recitazione da James Whitmore che lo convince a trasferirsi a New York. Appare occasionalmente in spot televisivi come quello famosissimo della Pepsi-Cola, e svolge varie parti da comparsa in film-tv.

A 21 anni si trasferisce nella Grande Mela, dove inizialmente si guadagna da vivere come inserviente in teatri di periferia, dopo aver brevemente studiato danza con Katherine Dunham. Nello stesso anno frequenta l’Actor Studio e nel 1952 fa il suo esordio sui palcoscenici di Broadway nella piéce See the Jaguar. Nel 1953 compare in numerosi programmi televisivi prodotti dalla NBC. L’anno seguente ottiene la definitiva consacrazione, sempre a Broadway, attraverso il ruolo di un giovane omosessuale nel dramma-scandalo The Immoral di André Gide.

Proprio per l’ottima interpretazione del personaggio gay, è notato dal regista Elia Kazan il quale lo fa esordire nel cinema ne La valle dell’Eden del 1955, dopo averlo messo sotto contratto con la Warner Bros. Per questo film, che lo lancia nel panorama cinematografico mondiale, percepisce come guadagno soltanto 18.000 dollari, la più bassa somma mai pagata da una major ad un attore protagonista in un film di annunciato successo. Tale decisione fu presa dal magnate Jack Warner poiché, a suo dire, non si sapeva chi realmente fosse. Diventerà un’autentica star e mito indiscusso dell’America che cambia; la sua fama si è diffusa nel mondo intero grazie al successo maturato in un solo anno e attraverso tre soli film: un caso unico nella storia del cinema. Certo La scomparsa prematura lo ha proiettato nella leggenda fissando, in maniera indelebile, la sua immagine tra le icone immortali del cinema.

Dotato di una fortissima personalità, ambiguo e ribelle, inguaribile narcisista, rappresentazione della gioventù inquieta americana della metà degli anni’50, raggiunge l’apice della gloria in Gioventù bruciata del 1955, sicuramente il film che meglio lo rappresenta.

La giacca a vento indossata in Gioventù bruciata del 1955, creò di fatto una nuova moda giovanile negli anni cinquanta. In brevissimo tempo e in tutti gli stati d’America, due terzi dei giovani vestivano praticamente allo stesso modo. Diventò il mito di una generazione, ottenendo uno spazio smisurato nell’immaginario collettivo, inversamente proporzionale alla durata effimera del suo lavoro di attore. Il personaggio di Jim Stark, rampollo di buona famiglia, che si scaglia contro il mondo degli adulti, è l’eroe disperato in cui si riconobbero i giovani del periodo, alla ricerca di un’identità e in preda a confuse aspirazioni.

Innamorato di Marlon Brando e del suo stile di vita, acquistò una moto Triumph, la stessa usata dall’attore ne Il selvaggio. La sua attrazione verso Brando era talmente forte che lo tempestava di messaggi nella segreteria telefonica e lo seguiva ovunque andasse. Alla stessa maniera di come Dean era infatuato di Brando, anche Elvis Presley lo era di lui, al punto da imitarlo nell’abbigliamento e alcune volte, ad inizio carriera, nel taglio dei capelli.

Per Il gigante del 1956, è stato il primo attore della storia del cinema a ricevere la nomination postuma, senza tuttavia vincere l’Oscar. Seguono, in questa particolare classifica, Spencer Tracy, Peter Finch e Massimo Troisi. Heath Ledger ha avuto la nomination postuma per Il cavaliere oscuro, ma ha vinto.
Inoltre Dean fu nominato all’Oscar in tutti i film da lui interpretati, record difficilmente battibile, anche se c’è da considerare che i film interpretati furono soltanto tre.

Quando le riprese del film non erano ancora terminate, a soli ventiquattro anni, Dean morì in un incidente stradale, mentre si recava con la sua Porsche Spyder a una gara automobilistica nel Sud della California. La morte improvvisa portò la sua fama a proporzioni mitiche. I funerali si trasformarono in un evento, e molti fans dell’attore non vollero neppure accettare l’idea della morte del loro eroe. Dean divenne oggetto di un culto di massa, e la sua tomba di Fairmount, nell’Indiana, fu eletta a luogo di pellegrinaggio da innumerevoli ammiratori.

Sempre a Fairmont gli è stato dedicato un museo.

Una ricerca effettuata nel 2005 ha dimostrato che alcune delle informazioni diramate al momento della morte dell’attore, e negli anni successivi, non erano del tutto corrette. Per cinquant’anni si era pensato che l’attore andasse a una gran velocità e che avesse guidato in maniera spericolata: invece, da questo studio è emerso che Dean stava guidando in maniera prudente e non andava così forte come si è sempre pensato.

Per una strana coincidenza, tutti gli attori di Gioventù bruciata, lui compreso, morirono a distanza di poco tempo uno dall’altro e sempre per cause violente. Natalie Wood morì annegata al largo dell’isola californiana di Santa Caterina, in circostanze ancora oggi misteriose; Nick Adams per overdose a 37 anni e Sal Mineo, compiuti i 34, fu assassinato da un balordo a coltellate.

La data della sua morte è diventata un film, September 30, 1955, girato da James Bridges nel 1977. Nel 2001 fu realizzato un film-tv dal titolo James Dean interpretato da James Franco, che assomiglia notevolmente all’attore.

«Sogna come se dovessi vivere per sempre, vivi come se dovessi morire domani»

FONTE: Enciclopedia del cinema, Treccani cinekolossal


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Autore: Raffa

Appassionata di cinema e di tutte le cose belle della vita. Scrivo recensioni senza prendermi troppo sul serio, ma soprattutto cerco di trasmettere emozioni.

26 pensieri riguardo “James Dean, eterno ribelle”

  1. certo lui come personaggio ha segnato un’epoca, come anche il film Gioventù bruciata! propbabilemte avrebbe avuto una carriera luminosa chisssà, a me sinceramnete non ha mai fatto impazzire! ah ah ma certo si guarda volentieri! buona iornata e come sempre bravisima!

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