Ho già detto che mi piacciono le serie tv particolarmente originali, e questa non solo è geniale e ben fatta, ma si avvale anche dell’interpretazione di un gruppo di attrici (ed attori) di alto livello.
La storia è ambientata a Monterey, una ridente cittadina californiana, affacciata sull’oceano. Qui si svolgono le vicende di cinque donne, di estrazione sociale e situazione familiare diverse, accomunate dall’essere madri di bambini iscritti alla stessa scuola. Questo darà vita ad una intensa frequentazione, che sfocerà in qualcosa di molto simile ad un’amicizia.
Le donne sono tra loro molto diverse: Renata (Laura Dern) appartiene ad una famiglia molto agiata, e non perde occasione per sfoggiare la sua ricchezza, incurante di umiliare le amiche; Madeline (Reese Witherspoon), reduce da un divorzio, si è risposata e ha due figlie, una grande che convive con il padre e la sua nuova moglie, e una piccola, avuta dal secondo marito; Celeste (Nicole Kidman) vive un matrimonio apparentemente felice con un marito violento, che la picchia e abusa continuamente di lei, ma fa di tutto per nasconderlo; Bonnie (Zoё Kravitz) è la seconda moglie dell’ex marito di Madeline, ed è spesso in conflitto con lei, soprattutto per le idee un po’ hippy con cui cerca di conquistare Abigal, la figlia più grande della stessa Madeline; Jane (Shailene Woodley) è l’ultima arrivata in città, una ragazza madre che si porta dietro il doloroso trauma dello stupro da cui è nato suo figlio.
Le cinque donne si troveranno involontariamente coinvolte in un omicidio, durante una festa di beneficenza organizzata dalla scuola. La trovata assolutamente geniale è che lo spettatore assiste al delitto tramite vari flashbacks disseminati all’interno di ogni puntata, ma non si scopre fino alla fine né chi è morto, né tantomeno chi è il colpevole o quale sia il movente. Così, puntata dopo puntata, conosciamo le cinque donne e le loro disastrate famiglie, approfondiamo le loro relazioni e il loro carattere, assistiamo alle dinamiche familiari, alle umiliazioni, ai tradimenti, alle ripicche e alle vendette, finché, arrivati all’ultimo episodio, scopriamo che, al di là delle apparenze e delle innegabili differenze che le separano, il legame che le unisce è in realtà molto profondo. Il finale della prima stagione è intenso, toccante, e riesce perfettamente ad annodare tutti i fili pendenti, a dare tutte le risposte rimaste in sospeso, tant’è vero che pensavamo finisse lì. E sarebbe stato perfetto.
Invece gli autori hanno voluto scrivere una seconda stagione, che parte esattamente dove si era fermata la prima. Altri 7 episodi, un po’ meno convincenti dei precedenti, ma che riescono comunque a portare elementi di novità: ci sarà spazio per altre piccole e grandi bugie, qualche rivelazione, un nuovo amore e un matrimonio che va in pezzi, e un nuovo controverso personaggio femminile, interpretato niente meno che da Meryl Streep.
Le protagoniste di questa storia tutta al femminile, dove le figure maschili sono solo di contorno e neppure troppo positive, torneranno a farci commuovere e a stupirci sul finale, con un epilogo forse non imprevedibile come quello della prima stagione, ma comunque inatteso e sorprendente.
E questa volta speriamo davvero che sia finita. Non perché non ci piacerebbe rivedere le splendide eroine di Monterey, ma perché questa serie è stata davvero bella e originale, e non vorremmo che finisse per trascinarsi stancamente diventando banale.