Le riprese del film Lo squalo furono molto travagliate e durarono ben 159 giorni, a fronte dei 55 previsti. Questo naturalmente fece levitare il costo complessivo del film, anche perché erano stati costruiti tre squali meccanici, ma diversi malfunzionamenti li resero più volte inutilizzabili. Per ovviare alla loro mancanza sul set, furono escogitate diverse variazioni, come ad esempio l’idea dei barili che dovevano indicare la posizione dello squalo in acqua. Questi espedienti improvvisati, alla fine, contribuirono al successo del film, anche se Spielberg temette più di una volta di vedere finire la sua carriera appena iniziata. Charlton Heston aveva manifestato interesse per il ruolo dello sceriffo Brody, ma Spielberg preferì ricorrere a un attore meno noto, come Roy Scheider, per evitare di distogliere l’attenzione dal vero protagonista, che doveva essere lo squalo.
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Per il ruolo del protagonista maschile di Lost in Translation, la regista Sofia Coppola ha sempre avuto in mente fin dall’inizio Bill Murray. Lo perseguitò per 5 mesi con telefonate e messaggi, costringendo anche Wes Anderson, amico di entrambi, a cercare di convincerlo ad accettare la parte. Murray alla fine accettò il ruolo, ma dette semplicemente la sua parola, senza firmare ufficialmente un contratto. Coppola stette sui carboni ardenti finché non lo vide presentarsi sul set di Tokyo. E una volta lì, l’attore fu coccolato e idolatrato da tutti, al punto che la giovanissima Scarlett Johansson, allora diciasettenne, si sentì terribilmente in soggezione. Sorprendentemente, Lost in Translation è l’unico film della carriera di Bill Murray che gli è valso una nomination ai premi Oscar. Il ruolo gli valse anche il suo unico Golden Globe come miglior attore.
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La sceneggiatura del film Ritorno al futuro è stata respinta più di 40 volte da tutti i principali studi di produzione, prima di venire accettata e messa in scena. Alcuni produttori cinematografici l’hanno rifiutata più di una volta.
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Nel 1917 la ditta Balaban & Katz fu tra le prime a Chicago a fare fortuna con le sale cinematografiche. Ci furono però da risolvere alcuni problemi di ordine pratico. Siccome all’epoca i bambini sotto i 7 anni non pagavano il biglietto, capitava spesso che le neomamme si presentassero al cinema con bambini in carrozzina, che disturbavano il pubblico col loro pianto. Balaban ebbe l’idea di istituire una specie di nursery con servizio di sorveglianza. Le carrozzine venivano numerate e lasciate fuori dalla sala cinematografica, con dentro i neonati (!), e quando un bimbo cominciava a piangere, sullo schermo del cinema appariva una scritta con il numero della carrozzina che richiedeva la presenza della mamma.
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Il set di bobine del film Mulholland Drive distribuito ai cinema includeva una nota fotocopiata e scritta al computer dal regista David Lynch in persona, che dava istruzioni speciali ai proiezionisti di tutto il mondo. In particolare, non voleva che il film fosse centrato verticalmente sullo schermo, ma che fosse lasciata la parte superiore del fotogramma più visibile di quella inferiore. Questo perché il film era stato originariamente realizzato per la TV, con un aspect ratio di 16:9 in mente: senza la correzione manuale dei proiezionisti, la distribuzione cinematografica avrebbe comportato il taglio delle teste nella parte superiore dello schermo. Nelle sue istruzioni Lynch chiedeva anche di aumentare il volume dell’impianto audio del cinema di tre decibel durante la proiezione del film. La nota era firmata “Il tuo amico, David Lynch”.
FONTI: Liguori-Cuomo-Grossi, Cult: I film che ti hanno cambiato la vita – Peter Hay, Accadde a Hollywood – cineblog.it – curiositàdalmondo.it
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Sempre interessante.
Buona giornata Raffaella 🤗
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Grazie, buona giornata anche a te 🤗
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Buongiorno 1 Mai demordere insegna Ritorno al futuro
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Buongiorno. Mai arrendersi
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Simpatica la trovata del cinema. Buona settimana Raffa.
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Grazie, buona settimana anche a te ^_^
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Anche Harry Potter ricevette numerosi rifiuti da parte delle case editrici, prima che qualcuno ne capisse il potenziale e accettasse di pubblicarlo. 😉
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Sì, lo sapevo. Dopo si saranno mangiati le mani…
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Ah, l’hai detto! 😀
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Il rifiuto più famoso fu quello del ministro italiano alle poste che a Marconi rispose che il telefono funzionante c’era già e quindi era inutile la sua invenzione. 😊
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😂🤣 Questa non la sapevo. 🤣😂
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Ricevere un no per 40 volte e perseguire è da eroi!! Ora quel film è un cult che chiunque conosce 😀
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La perseveranza lo ha premiato. Si vede che credeva in se stesso.
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Tutte interessanti questi aneddoti ma la più accattivante per utilizzare un eufemismo è quella della trovata di Balaban 😊 Buona serata cara Raffa 🌺
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Eh, pensa se lo facessero oggi… Buona serata Giusy!
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sempre brutto leggere che un’opera è stata rifiutata da molte case di produzione; ma non possiamo mai sapere quanto sia cambiata dalla preproduzione…
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Lo Squalo: stima assoluta, soprattutto con tutto ciò che non esiste più in questa era del green screen.
Lost in translation, io prima di guardarlo avevo dubbi su Bill Murray 🙂 ecco perché Sofia Coppola è Sofia Coppola e io sono io 🙂 😉
La nursery al cinema … OMG stento a crederci …
Lynch. Nulla da aggiungere.
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Quella delle carrozzine mi ha sconvolto… pensa farlo oggi!
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Probabilmente verrebbe revocata la genitorialità seduta stante.
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Infatti.
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