Peter Lorre ha raccontato che all’epoca in cui doveva incontrare Hitchcock per un provino, non conosceva ancora bene l’inglese: lo stava studiando ma ne capiva poco. “Quando lui cominciò a parlare, non capivo una parola di quello che diceva, ma mi avevano raccontato che gli piaceva scherzare. Così lo osservai attentamente e quando mi sembrò che si aspettasse una risata, scoppiai a ridere. Immagino che lui abbia capito, perché chiese un interprete”.
Per il film Interstellar, del 2014, il regista Christopher Nolan volle che fosse piantato un vasto campo di mais, utilizzato per girare un’unica scena. Concluse le riprese, mise in vendita l’intero raccolto.
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In un’intervista Brooke Shields ha ammesso di non aver mai avuto molto il senso del denaro. Ha raccontato, infatti, che in un’occasione le avevano offerto un compenso per una pubblicità, e lei non riusciva a comprendere se la somma fosse adeguata o no; lo capì solo quando il padre le disse che con quella somma avrebbe potuto comprarsi tre Mercedes.
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Dopo la rottura del suo matrimonio con Rossellini, un giornalista chiese a Ingrid Bergman cosa avrebbe fatto se il regista fosse tornato, pentito, a bussare alla sua porta. E l’attrice svedese, che aveva sempre apprezzato la cucina italiana, con un sorriso rispose: “Gli chiederei di rimanere a casa mia come cuoco”.
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I film realizzati nella storia del cinema che raccontano e parlano di sostanze stupefacenti e dipendenze sono moltissimi. Ma vi siete mai chiesti cosa siano davvero quelle polveri che vediamo nelle scene? Nel caso in cui la cocaina debba solo apparire, per essere messa su un tavolo o divisa in strisce, viene usato dell’amido di mais insieme a un po’ di talco. Se invece va “sniffata”, si usa il lattosio in polvere perché non fa male e si può sniffare davvero senza problemi per gli attori. Quando viene iniettata, ovviamente si usa una siringa di scena, con ago retrattile.
FONTI: skyspettacolo.it – hallofseries.com
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Nonsolocinema 
Sempre interessante leggerti Raffa. Buona giornata 🤗🌹
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Grazie, buona giornata 🌈
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Buon giorno 1 E io che pensavo che si drogassero per davvero per rendere più credibile le scene-
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Spiritosone… Era ovvio che non si drogassero, però ero curiosa di sapere cosa fosse la polvere che sniffavano. Il talco ad esempio è nocivo se inalato.
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Anche se lo mangi
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Brooke Shields.
Bella, per carità, probabilmente brava (non lo so) ma non mi dava l’idea di essere un gran genio.
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Il tipo “bambolina”…
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Brava
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Grazie
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Interessante la spiegazione sull’uso della cocaina da sniffare o da iniettare!
Per quanto riguarda le “risate di circostanza”, a casaccio, di Peter Lorre, mi viene in mente che quando mia figlia era ragazzina, veniva a stirare una signora polacca che, nonostante vivesse in Italia da anni, parlava malissimo e capiva ancor meno. Quando dovevo spiegarle qualcosa, dovevo usare i verbi all’infinito e cose simili. Quando parlava lei, io me la cavavo, ma mia figlia non la capiva, così faceva delle risatine a casaccio (“hehehe”) e la polacca le rispondeva “Tu ride!” Quell’espressione è diventata parte del nostro lessico famigliare!
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A me invece capita regolarmente con chi parla dialetto stretto, che io non conosco assolutamente. Da noi invece, soprattutto gli anziani, parlano solo romagnolo. A volte mi è successo di cercare di interpretare le espressioni facciali per comprendere se dovevo ridere o meno. Terribile!
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Ah, bè, certo, se ti trovi di fronte a qualcuno che parla in dialetto stretto sono cavoli amari. Ti puoi solo basare sul tono della voce e l’espressione del viso.
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Sono fortemente intollerante al lattosio, quindi mi sa che non potrei recitare la parte di una che sniffa. 😂 Comunque, Interstellar mi è piaciuto tantissimo, ma mai avrei immaginato che avessero piantato il campo appositamente! 🤗
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Ma infatti, non si capisce come non ne abbiano trovato uno disponibile. O forse non gli hanno dato il permesso per girare.
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Mi sono ritrovato fin troppe volte nella situazione di Peter Lorre, quando interagisco con persone neurotipiche.
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Dev’essere una fatica enorme…
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Purtroppo sì, anche questo fa parte del masking autistico. Cerchi di compensare come puoi, o come credi sia giusto in quella situazione.
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Ti ringrazio molto per avermi risposto, Buio.
Anche se sono a conoscenza dei problemi relazionali con e di chi ha disturbi dello spettro autistico, non ho mai sentito parlare di “masking”.
Immagino (forse male?) che abbia a che fare con il “far finta di non avere quei problemi”.
In tal caso, mi dispiace molto, perché non trovo giusto che tutti gli sforzi debbano essere fatti da chi ha i problemi.
E ti assicuro che, seppure io debba affrontare problemi diversi, so cosa significa fare grandi sforzi nei confronti di chi “non capisce”.
E io mi sono stufata.
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Non è un far finta di non avere problemi, ma un meccanismo molto più complesso, che ha un’evoluzione nel proseguo della vita della persona neurotipica. Ne ho parlato più volte da me, ma non faccio spam, anzi, di solito sono la prima persona ad allontanare eventuali nuovi visitatori e nuove visitatrici, a causa della pesantezza dei temi. Comunque mi dispiace che anche tu debba affrontare difficoltà e dinamiche analoghe.
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La tua frase “un meccanismo molto più complesso, che ha un’evoluzione nel proseguo della vita della persona neurotipica” non la capisco, perché riguarda anche la persona ‘neurotipica’ (e io, malgrado le difficoltà e le dinamiche di cui ti ho detto, lo sono). Ma stai tranquillo: non pretendo spiegazioni.
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Scusa, ho scritto male, volevo dire “neurodivergente”. Mi dispiace per questo errore. Scusa davvero.
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Ma figurati! Basta chiarirsi, e io quando non capisco qualcosa non me ne vergogno e chiedo. Ora ho capito l’equivoco. Altra cosa è capire cosa intendi per “meccanismo molto più complesso, che ha un’evoluzione nel prosieguo della vita della persona neurodivergente”. Sono cose complicate, lo so…
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Grazie per la pazienza e per essermi venuta incontro.
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Io ringrazio te! La pazienza è stata reciproca e sei tu che ti sei esposto per primo, facendomi sentire che avrei potuto farlo anche io. A presto!
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A me capita regolarmente con chi parla solo dialetto stretto, di cui non capisco una parola.
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Qui da te non finiscono mai di apprendere come ad esempio le polverine che nei film vengono utilizzate per apparire cocaina e quella del lattosio per lo snifo non la conoscevo proprio. Buonanotte carissima a Raffa 🌹
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Arrivo tardissimo Giusy… Buona e bella giornata 🌹
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confesso che non me lo sono mai chiesta, che superficiale sono!
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mamma mia che figura di merd*
cmq, rossellini era proprio brutto
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Infatti, era corteggiato solo perché regista, un po’ come i produttori.
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