Heathcliff Andrew Ledger nasce il 4 aprile del 1979 a Perth, in Australia: il suo nome di battesimo deriva dal protagonista di Cime tempestose, il romanzo di Emily Brontë particolarmente amato da sua madre. Comincia molto presto a frequentare i corsi di un piccolo teatro cittadino per poi iscriversi alla Globe Shakespeare Company, dove ha modo di affinare le sue tecniche. Attratto dalla recitazione, lascia la scuola a sedici anni e si trasferisce a Sidney. I risultati non tardano ad arrivare, con comparsate in alcune serie tv e qualche ruolo di rilievo.

Il suo percorso artistico a Hollywood inizia con la spensierata commedia 10 cose che odio di te, del 1999, che gli procura una certa notorietà. L’anno dopo Roland Emmerich lo vuole accanto a Mel Gibson per Il patriota, ma è Il destino di un cavaliere che lo lancia definitivamente, facendolo conoscere e apprezzare dal pubblico internazionale, nel ruolo di un coraggioso scudiero desideroso di diventare cavaliere.

Interpreta poi un ruolo minore a fianco di Halle Berry in Monster’s Ball, e nei due anni successivi è nel cast de Le quattro piume e Ned Kelly. Nel 2005 dà una svolta alla sua carriera con un’opera indipendente, Lords of Dogtown, per poi fare un salto di qualità lavorando con Terry Gilliam ne I fratelli Grimm e l’incantevole strega.

Sempre nel 2005 lo ritroviamo sugli schermi con altri due registi di qualità, Ang Lee, che lo dirige ne I segreti di Brokeback mountain, e Lasse Hallström che lo chiama a interpretare il suo Casanova. Con il ruolo del cowboy omosessuale di Brokeback mountain ottiene anche la sua prima nomination agli Oscar e ai Golden Globe, e sul set incontra la sua futura compagna Michelle Williams.

Nel 2007 interpreta Bob Dylan nello sperimentale Io non sono qui, sotto la regia di Todd Haynes e si lancia poi nell’avventura più intensa della sua vita, Il cavaliere oscuro, di Christopher Nolan, dove ha saputo mimetizzarsi con maestria nel personaggio di Joker, per il quale ha ricevuto, postumi, l’Oscar e il Golden globe come miglior attore non protagonista.

Ledger, purtroppo, scompare prematuramente a soli 28 anni, prima che il film possa comparire nelle sale: il 22 gennaio del 2008 il suo corpo viene trovato privo di vita, nel suo appartamento di New York e la causa della morte, si saprà in seguito, è l’ingestione combinata di ansiolitici, sonniferi e analgesici, assunti dietro regolare prescrizione medica, che però hanno causato un mix letale. Per espressa volontà dell’attore, il suo corpo è stato cremato e le ceneri sono state sepolte a Karrakatta, in Australia, vicino ai suoi nonni.

Nei giorni precedenti la sua scomparsa, Ledger stava girando Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il diavolo, pellicola fantasy di Terry Gilliam, in cui interpretava Tony, il protagonista. Della pellicola erano già state realizzate tutte le scene in esterni: per le scene in interni, abbandonata l’ipotesi di effettuare una ricostruzione in CGI, si è scelto di far interpretare il protagonista da tre attori diversi, Colin Farrell, Jude Law e Johnny Depp, come un tributo all’artista scomparso: una decisione resa credibile dalla presenza, nella trama, di uno specchio magico che rende plausibile i mutamenti delle sembianze del personaggio. I tre colleghi hanno anche devoluto il loro intero compenso alla piccola Matilda, la figlia che Ledger aveva avuto dalla compagna Michelle.

Nonostante la sua stella si sia spenta troppo presto, le indubbie capacità e il carisma di Ledger lo hanno fatto entrare nel mito come una delle star più amate e più rimpiante dal pubblico. Tra le altre cose, era anche molto attivo nella protezione della vita marina. Era un membro dell’Advisory Board della Sea Shepherd Conservation Society e nel 2009 ha vinto l’Award PETA postumo per il suo contributo contro la caccia alle balene.

«Adoro recitare, è la cosa che amo di più al mondo. Ma non la celebrità, e tutte le attenzioni che ne derivano. Non faccio niente di speciale in realtà, se non divertirmi tantissimo.»
FONTI: Enciclopedia del cinema, Treccani – biografieonline – wikipedia
Buon giorno 1 Che storia triste
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Grandissimo attore, nonostante fosse giovane e con un futuro ancora tutto da scrivere.
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Purtroppo non ne ha avuto il tempo, però ha lasciato traccia di sé.
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Molto significativa anche la frase finale. L’ho sempre pensata allo stesso modo.
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Sono convinta anch’io che la celebrità, nel suo attirare l’attenzione e togliere la libertà, sia una gran seccatura. E che recitare sia il lavoro più divertente del mondo.
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Un gran bravo attore e la citazione finale è degna di lui ❤️ Bu9n proseguimento di serata cara Raffa ⚘️
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Grazie, Giusy, buona serata anche a te 🌃
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