Alcune curiosità su Se7en, il film di David Fincher del 1995, che ancora oggi rimane uno dei thriller più sconvolgenti della storia del cinema.
Attenzione l’articolo contiene SPOILER.
Inizialmente il film era stato offerto a Guillermo del Toro, ma il regista rifiutò perché la sceneggiatura, cupa e pessimista, era contraria al suo spirito romantico. Anche David Cronenberg ha rifiutato la regia, ma non è dato sapere il perché.
Denzel Washington ha rifiutato la parte che poi è andata a Brad Pitt, perché secondo lui il film era troppo “oscuro e malvagio”. In seguito ha dichiarato di essersi pentito amaramente della scelta. Anche Al Pacino era stato preso in considerazione, ma dovette rifiutare perché era impegnato nelle riprese di City Hall. Per il serial killer si era pensato a Val Kilmer e a Michael Stipe, il frontman dei R.E.M.
Kevin Spacey fu scelto solo due giorni prima dell’inizio delle riprese e non volle che il suo nome comparisse sui titoli di testa per aumentare l’effetto sorpresa sul pubblico. Scelse di rasarsi a zero per rendere il suo personaggio più ripugnante, e il regista decise di rasarsi anche lui per solidarietà.
All’inizio la Paltrow non era interessata alla parte, perciò il regista chiese a Brad Pitt, che allora era fidanzato con lei, di convincerla a incontrarlo. Alla fine delle riprese Pitt disse che il personaggio di Gwyneth era “l’unico raggio di sole presente nel film”, e non sembra possibile dargli torto.
L’attore che impersona il cadavere in una delle primissime scene è Andrew Kevin Walker, sceneggiatore e soggettista del film.
Durante uno degli inseguimenti sotto la pioggia, Brad Pitt è scivolato facendosi veramente male al braccio, costringendo gli sceneggiatori a modificare la sua parte. Lo vediamo infatti sempre con l’arto fasciato, con la mano in tasca, oppure girato da un lato.
I quaderni che i due detective trovano nell’abitazione del serial killer sono veri manoscritti preparati appositamente per il film. Quando li trovano, Somerset (Morgan Freeman) dice che ci sarebbero voluti due mesi per leggerli tutti. Nella realtà ci sono voluti due mesi di lavoro per completarli e l’intero lavoro è costato 15 mila dollari. Saranno poi riutilizzati per The butterfly effect.
Nella scena del primo omicidio, sette casse piene di scarafaggi furono aperte e riversate sull’attore che interpretava il cadavere. Quest’ultimo usò tappi per orecchie e naso, onde impedire agli insetti di entrarvi. Tuttavia alla fine della ripresa l’attore si trovò gli scarafaggi anche negli slip. Sempre per la stessa scena, fu richiesta la presenza sul set di un esperto entomologo, al fine di evitare al massimo lo stress per gli scarafaggi, infastiditi dalle luci dei riflettori. Non si sa se qualcuno si sia occupato dello stress del povero attore, sommerso dai simpatici animaletti.

Durante una ripresa Morgan Freeman ha estratto la pistola con il dito sul grilletto. Fincher ha dovuto tagliarla perché erano presenti dei poliziotti sul set come consulenti tecnici, ed estrarre l’arma con il dito sul grilletto non fa parte della procedura standard.
Il regista e gli autori della sceneggiatura hanno scelto la pioggia perenne per due motivi: sicuramente aggiungeva un senso di oppressione e malinconia, ma soprattutto permetteva agli autori di non preoccuparsi del maltempo. L’unico momento in cui splende il sole è la scena finale, sia perché si svolge nel deserto, sia perché era fondamentale che si vedessero bene i visi degli attori e le loro espressioni.
I titoli di coda di Se7en scorrono dall’alto verso il basso, al contrario rispetto alla quasi totalità delle pellicole hollywoodiane. Ovviamente il primo nome ad apparire è proprio quello di Kevin Spacey.
I produttori della New Line Cinema (gli stessi che avrebbero voluto cambiare il finale) volevano fare un sequel del film. Fincher ha detto che sarebbe stato più interessato ad avere delle sigarette infilate in un occhio.
Forse nessuno ci ha fatto caso, ma l’unica vittima che John Doe uccide con le sue stesse mani è la moglie del detective Mills, e l’unico omicidio mostrato in diretta è quello compiuto da Brad Pitt.
Il film fu quasi totalmente snobbato agli Oscar, guadagnando una sola nomination per il montaggio di Richard Francis-Bruce. Curiosamente, nella stessa edizione Kevin Spacey e Brad Pitt erano tra i candidati per l’Oscar come miglior attore non protagonista rispettivamente per I soliti sospetti e L’esercito delle 12 scimmie.
FONTI: themacguffin.it – ciakmagazine.it
Buon giorno 1
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Buongiorno a te
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E fu subito The Mummy
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Per fortuna no
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Cmq io mai lo farei
Troppa ansia
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Neanch’io.
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Quello di infilarsi sigarette in vari orifizi, dovrebbero farlo tutti quelli che tirano fuori sequel e prequel e remake, andando a rovinare ciò che è stato. Come ora vogliono fare con Road House…
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Io tremo sempre che prima o poi arriverà il remake di Casablanca…
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Uno dei più bei film mai realizzati.
Disturbante e spiazzante.
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Uno dei film top che ho nel cuore!!!
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Non l’ho visto ma ne ho intenzione, grazie per lo spoiler alert.
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Tanta roba Seven, Fincher ha firmato uno dei suoi film migliori!
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