Stan Laurel e Oliver Hardy formarono la coppia di comici più famosa nella storia del cinema, prolungando e arricchendo, nell’epoca del sonoro, la grande tradizione della slapstick comedy, ovvero quel genere di comicità elementare che si articola intorno a gag semplici ma efficaci.
Oliver Norvell Hardy nasce ad Harlem, in Georgia, il 18 gennaio 1892. Figlio di un avvocato, dopo essersi esibito ancora bambino come cantante in una compagnia di girovaghi lungo il Mississippi, studiò prima all’Accademia militare della Georgia e al Conservatorio di Atlanta, per passare poi a studi di legge. In seguito a difficoltà economiche della famiglia, abbandonò l’università e aprì nel 1910 una sala cinematografica. Nel 1913 entrò con un contratto di attore alla Lubin Motion Pictures dove restò tre anni interpretando per lo più ruoli di cattivo.

Tra il 1918 e il 1925, lavorò, senza riuscire a emergere, per diverse case di produzione, tra cui la Vitagraph, dove ebbe modo di collaborare con Larry Semon (noto in Italia come Ridolini) dal quale apprese molto in fatto di ritmi e di costruzione della gag. Fu durante le riprese di uno dei western prodotti da Hal Roach, che le sue potenzialità comiche (legate alla sua mole fisica) furono notate: gli venne offerto un contratto da Roach, al quale va il merito, assieme a Leo McCarey, di aver inventato la coppia Laurel e Hardy.

Stan Laurel, il cui vero nome era Arthur Stanley Jefferson, era invece di nazionalità inglese, naturalizzato statunitense, essendo nato a Ulverston, in Inghilterra, il 16 giugno 1890. Nato in una famiglia di attori, esordì in Inghilterra in spettacoli di music hall e circo; nel 1910 partecipò a una prima tournée della compagnia di Fred Karno negli Stati Uniti, in cui recitava anche Charlie Chaplin, di cui Laurel era il sostituto; alla prima seguì poi una seconda tournée nel 1912. L’abbandono di Chaplin, ingaggiato da Mack Sennett, mise in crisi la compagnia e Laurel, stabilitosi negli Stati Uniti, formò il Keystone Trio, specializzato nel riproporre sulle scene la parodia di nuovi comici cinematografici.

Esaurita questa esperienza, assunse il nome di Stan Laurel e dopo il suo primo film realizzato nel 1917, venne ingaggiato prima dalla Universal e poi dalla Vitagraph, dove lavorò fino al 1921 con Larry Semon dal quale apprese i segreti della costruzione delle gag. Nel 1922-23 entrò negli studi di Hal Roach, dove interpretò parodie di film di successo. Raggiunse però una vasta popolarità con le dodici Stan Laurel comedies, prodotte da Joe Rock, tra le quali va soprattutto citata Dr. Pyckle and Mr. Pryde, del 1925, parodia del celebre Dr. Jekyll e Mr. Hyde.

In seguito a questi successi, fu messo sotto contratto da Roach che lo impegnò soprattutto come regista e creatore di gag. Quindi, a differenza di Hardy, che fu esclusivamente attore, Laurel fu anche regista e produttore, oltre che autore delle numerosissime gag che li videro protagonisti. Nonostante avessero lavorato in una stessa comica già nel 1917, Laurel e Hardy si incontrarono nel 1926 in Get ‘em young. Dopo alcuni film con ruoli minori, debuttarono da protagonisti nel 1927 in Putting pants on Philip, in cui, pur non avendo ancora completamente definito i loro personaggi, diedero prova del loro dirompente potenziale comico.

Nacquero in rapida successione i primi grandi successi della coppia: The battle of the Century (1927), Leave ‘em laughing (1928), The finishing touch (1928), cui fecero seguito Liberty (1929), nel quale i due eroi finiscono in cima a un grattacielo in costruzione portando all’esasperazione, con il loro inconfondibile stile, effetti alla Harold Lloyd.

Poi Big business (1929) e They go boom (1929), in cui Oliver è a letto con il raffreddore, e i suoi starnuti, non meno che gli espedienti di Stan per porvi rimedio, provocano la distruzione della casa, con scoppio finale del materasso gonfiato con il gas di cucina. Nello stesso anno interpretano Angora love, nel quale Stan e Oliver sono impegnati a tenere nascosta una capra, trovata per strada, perché il loro padrone di casa è allergico agli animali.

Laurel e Hardy, a differenza della maggior parte dei comici che avevano debuttato nel muto, riuscirono a superare felicemente la fase di transizione al sonoro. Aumentata la durata delle comiche da due a tre rulli, che consentiva un più sicuro controllo dei tempi e ritmi di costruzione degli effetti comici, la coppia raggiunse un perfetto affiatamento: ne fu prova The music box (1932), premio Oscar come miglior cortometraggio, nel quale l’assurdità e l’inadeguatezza di reazioni e atteggiamenti raggiunge livelli ineguagliabili: i due, dovendo trasportare un pianoforte in una villa su una collina, si incamminano su una scalinata ripidissima e superano difficoltà inenarrabili, ma decidono di ritornare sui loro passi dopo aver scoperto l’esistenza di una comoda strada carrozzabile.

Tramontata l’età delle comiche, per effetto della concorrenza dei cartoni animati, preferiti da pubblico e gestori, Laurel e Hardy dovettero affrontare il passaggio al lungometraggio, che si rivelò insidioso per molti dei loro colleghi; la coppia invece riuscì a mantenere, con variazioni e integrazioni, il controllo degli effetti comici messi a punto nei cortometraggi. I due attori interpretarono tra il 1926 e il 1940, anno in cui interruppero la loro collaborazione con Roach, 30 cortometraggi muti, 43 sonori e 16 lungometraggi.

Tre furono i lungometraggi in cui Hardy comparve senza Laurel: Zenobia (1939), di Gordon Douglas; The fighting Kentuckian (1949), un western di George Waggner, e Riding high (1950) diretto da Frank Capra. L’ultimo film interpretato dalla coppia fu Atoll K (1951), girato in Francia. Pur avendo esordito ambedue negli anni della grande fioritura della slapstick comedy, Laurel e Hardy misero a punto i caratteri peculiari della loro comicità negli anni della transizione dal muto al sonoro: questa circostanza facilitò la coppia nel trovare le giuste forme di integrazione tra le gag visive e verbali.

La comicità della coppia si basava su una serie di costanti: Stan era incapace di prevedere alcunché e complicava le situazioni più semplici con il suo fare maldestro e improvvido; Oliver, invece, minimizzava tutto, ostentando calma e sicurezza e confidando nelle sue capacità di trovare rimedio a ogni cosa, mentre in realtà faceva precipitare le situazioni verso esiti catastrofici. Mentre Laurel si abbandonava a piagnistei isterici e si grattava la testa nei momenti di difficoltà, Hardy gonfiava le guance, arrotolava la cravatta, come segno d’imbarazzo, soprattutto in presenza di donne, e cercava la complicità dello spettatore con sguardi in macchina (camera look, da lui inventato) ogni volta che i comportamenti del partner si rivelavano esasperatamente inadeguati.


Partner sullo schermo come nella vita, Laurel e Hardy erano legati da una profonda amicizia, che sapeva adattarsi al carattere e allo stile di vita di entrambi. Totalmente dedito al lavoro, al punto di sacrificare il futuro della propria vita privata, Stan Laurel viveva costantemente immerso nei progetti cinematografici, come una vera e propria ossessione. Al contrario, Oliver Hardy era un personaggio festaiolo, amante del golf e dei party. Queste differenze non impedirono loro di mantenere un’amicizia sempre molto salda, basata su un affetto sincero e profondo.
Oliver Hardy è morto il 7 agosto 1957, Stan Laurel il 23 febbraio 1965. Dopo la morte di Hardy, Laurel ha continuato a scrivere soggetti per la loro coppia, come se l’amico fosse ancora vivo, ma si è sempre rifiutato di venderli ad altri e non ha mai più voluto recitare.

«I due personaggi che abbiamo creato erano persone buone. Non avrebbero mai avuto successo in nulla perché erano stupidi senza sapere di esserlo. Forse una delle ragioni per cui piacevano così tanto agli spettatori è che li facevano sentire superiori»
Oliver Hardy
FONTI: Enciclopedia del cinema, Treccani – movieplayer.it
I due comici migliori al mondo, i migliori di sempre. Intelligenti, bravi, capaci di superare e reggere le novità emerse in campo cinematografico. Il “camera look” davvero ingegnoso ed esilarante.
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Ancora oggi molti comici campano su cose che hanno inventato loro, anche se modernizzate.
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Oh mitici! Bell’articolo Raffa! Ciao.
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Ciao Simon, grazie!
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È un piacere, ciao!
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Due geni, non credo ci sia possibilità di obiettare! 🙂
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Unici, e non si sono più ripetuti purtroppo
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Per fortuna ce li possiamo guardare tutte le volte che vogliamo! 🙂
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Miticiiiiiiii
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Assolutamente
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Continuo a guardali su un canale rai, continuano a trasmetterli. Li avrò’ visto cento volte ma continuo a ridere. I tempi comici sono perfetti, fantastici.
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Ogni tanto li ho incrociati anch’io e fanno ancora ridere.
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Straordinari!!! Visti e rivisti e mi piacciono sempre, adoro ❣
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Grandiosi!
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Mi hanno sempre fatto ridere e sorridere, due attori speciali 💖
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La miglior coppia comica che il mondo abbia mai avuto!!! Sapevano dosare tutto, senza voler strafare, e nella loro semplicità, erano capaci di far ridere chiunque si accostasse alla loro comicità, anche solo per una volta. Oggi quella comicità, purtroppo, non esiste più…
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E’ vero, oggi non esiste più, ma sai, mi chiedevo se oggi i giovanissimi riderebbero ancora con le loro gag…
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No, probabilmente no, perché la nuova generazione è abituata ad un tipo di comicità che io definirei (forse a ragione) demenziale.. buona giornata 🙂
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che carriera sfolgorante
poi pensa che fortuna aver lavorato con Chaplin!
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Pensare che di solito li si considera attori “minori”, proprio perché “facevano solo ridere”. Invece dietro c’era un lavoro enorme.
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far ridere o terrorizzare è sempre più difficile di quanto nn si pensi
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