Progetta un sito come questo con WordPress.com
Crea il tuo sito

Robert Mitchum, un duro dal cuore tenero

Il suo nome completo era Robert Charles Durman Mitchum.
È stata un’icona tra le star hollywoodiane dell’immediato dopoguerra. La sua è una figura selvaggia e solitaria, decisamente antieroica; ha recitato soprattutto nel thriller e nel noir ma si è dimostrato versatile, interpretando anche western e film di argomento bellico.

Ebbe un’infanzia difficile: a due anni perse il padre per un incidente sul lavoro e a 12 andò a vivere con gli zii in una fattoria, a tredici anni lasciò gli studi, a sedici fu arrestato per vagabondaggio e condannato a tre anni di lavori forzati, ma riuscì a fuggire di prigione senza scontare l’intera pena.
Da giovane cominciò a lavorare come minatore nelle miniere di carbone, poi si riciclò come pittore, pugile, e successivamente fece il commesso in un negozio di scarpe. A 25 anni scriveva pezzi per commedie radiofoniche, e monologhi per il comico Benny Rubin. Essendo senza fissa dimora, spesso dormiva sui treni.

Inizia la carriera artistica in teatro dove appare in ruoli secondari. Passa al cinema nel 1942 e dopo prestazioni non particolarmente significative, diventa improvvisamente star del cinema drammatico, grazie al suo aspetto naturale di uomo duro, grezzo, esaltato da uno sguardo profondo e provocatorio. L’angoscia che riesce a trasmettere nei personaggi interpretati è genuina e istintiva. La sua carriera copre più di mezzo secolo: la prima apparizione risale al 1943, in Hoppy serves a writ di George Archainbaud, mai arrivato in Italia, e nel 1995 venne diretto da Jim Jarmusch in Dead man, ultimo suo film significativo. Nel frattempo, l’attore ha attraversato la storia del cinema recitando in oltre cento film, con un fare disinvolto che gli ha permesso di adattarsi alle crisi e ai mutamenti del sistema hollywoodiano.

Nel 1944 la RKO di Howard Hughes lo mette sotto contratto, ma viene spesso prestato, dietro forti compensi, alle più grandi case di produzione per diversi film di successo. Hughes ne valorizzò l’andatura dinoccolata e un po’ pesante, il torace ampio, spesso messo a nudo, e lo sguardo languido, per non dire insonnolito, causato dall’abuso di droga e alcol, da una ferita di pugilato che gli aveva indebolito la vista e da un’insonnia cronica. La sua recitazione indolente e distaccata lo predispose a ruoli enigmatici e contraddittori, dove convivono forza e vigliaccheria, impulsività animale e calma imperturbabile.

Pur contro voglia, si arruola nell’esercito americano e partecipa attivamente alla Seconda Guerra Mondiale. Al termine del servizio riceve la medaglia al valore.

Aveva una personalità multiforme ricca di contraddizioni. Di idee repubblicane ma anticonformista per natura, carattere ribelle, rissoso, fumatore di marijuana e trasandato nel vestirsi. Ma nel profondo, era anche uomo sensibile, sarcastico e ricco di humor.

Durante le riprese del noir La morte corre sul fiume (1955), è lui a dirigere tutte le scene dove sono presenti i due bambini, in quanto il regista Charles Laughton soffriva una naturale e personale antipatia verso i ragazzini.
È in film come Seduzione mortale, di Preminger, che l’attore offre il meglio di sé: il suo è un personaggio privo di volontà, succube di una donna fatale, manipolatrice e psicopatica, a cui la debolezza virile mista a una sorta di pigrizia morale, non riesce a resistere.

È stato interprete due volte in Cape Fear: nel primo film di J.Lee Thompson del 1962 e nel remake di Martin Scorsese del 1991.

Anche nella maturità riesce a fornire eccellenti prove; negli anni settanta è perfetto sia nella serie di film in cui interpreta il detective Marlowe che in Yakuza di Sidney Pollack dove recita a sessant’anni compiuti.
Rifiuta invece il ruolo del generale Patton in Patton, il generale d’acciao (1970), poi andato a George C. Scott, per non rovinare il film a causa della sua totale indifferenza verso il personaggio. E l’anno seguente rifiuta quello di Popeye Doyle in Il braccio violento della legge, impersonato da Gene Hackman, poichè ritiene il racconto immorale e offensivo.

Alcolista da sempre, sulla fine degli anni ’80 cerca di uscire dal tunnel e si ricovera al Betty Ford Center in California, luogo che ha ospitato altre illustri star come Shelley Winters, Elizabeth Taylor, Tony Curtis, Peter Lawford, Liza Minnelli, Adam Rich e Jean Simmons.

Nel 1991, la Turner Classic Movies filma un lungo documentario-intervista dal titolo Robert Mitchum: The Reluctant Star, di grande successo in America, mai arrivato in Italia, neppure sottotitolato.

Muore di cancro a 80 anni, nella sua residenza a Santa Barbara. Secondo le sue volontà, fu cremato e le ceneri furono disperse nell’Oceano Pacifico.

Si sposò con l’attrice Dorothy Spence, con cui rimase fino alla morte e da cui ebbe tre figli, Christopher, James, entrambi attori, e Petrine.

“Non ho fatto altro che girare lo stesso film un centinaio di volte. Non leggevo neppure i copioni: sapevo che, comunque, quando arrivavo a pagina 20, inevitabilmente c’era un gruppo di gorilla che mi saltava addosso e iniziava a picchiarmi”

FONTI: Enciclopedia del cinema, Treccani – cinekolossal

Pubblicità

Autore: Raffa

Appassionata di cinema e di tutte le cose belle della vita. Scrivo recensioni senza prendermi troppo sul serio, ma soprattutto cerco di trasmettere emozioni.

21 pensieri riguardo “Robert Mitchum, un duro dal cuore tenero”

Rispondi

Effettua il login con uno di questi metodi per inviare il tuo commento:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

equilibri

«Leggere è un cibo per la mente e tutto quello che ha a che fare con il cibo dev'essere per forza buono» (Snoopy)

TORINO NELLA RETE

Le fotografie inaspettate di Luigi Bacco

Come foglie in autunno

Si cade per rialzarsi e rinascere

PAOLA PIOLETTI

꧁༺ 𝓛'𝓸𝓻𝓭𝓲𝓷𝓮 𝓭𝓮𝓵𝓵𝓮 𝓶𝓲𝓮 𝓬𝓸𝓼𝓮 ༻꧂

Museo Casa di Zela

Casa di Zela: la cultura che respira

USA - Libya Social Lab

An academic adventure in foreign lobbying using modern technology .

Kiran Iyengar's

Technical Communication Specialist | Digital marketing Specialist | Poet | Fiction Writer

Mejor

elmejorviajedelmundo

Venus

Dragostea pentru un barbat este asemena unei opera de arta netermintata, doar muza poate termina piesa.

Laura’s blog

Light is within - La luce è in se stessi

Crossroads of feelings

"Not sure I'll quench this fire, guess it's what I'm made of"

Opinión y actualidad

LO MEJOR ESTÁ AL CAER - Opinión sobre asuntos de actualidad

demlidemli.wordpress.com/

Aktüel İçerik Paylaşım Sitesi

Creyzex

No Limits to Creativity: Explore with Creyzex

Boomerissimo

Il meglio, il peggio, il curioso degli anni 80 (e oltre)

The Elephant's Trunk

Stories of life, love, relationships, fantasy, drama, humor and everything in-between by Nancy Richy

La Maschera di Jacob

Per essere sinceri è necessario indossare una maschera.

Allgossip's Blog

Dedicato al Mondo del Gossip della cronaca e della televisione

EasyWorkout

Hai poco tempo? Vuoi allenarti sempre e ovunque? bene, allora questo è il posto giusto per te

GRUPPO DI LETTURA

cultura condivisa

WordPress

WordPress Description

Criminologia e Pallottole

La criminologia a portata di tutti

Pensieri a margine1

Parliamo di emozioni

Evaporata

Non voglio sognare, voglio dormire.

La testa tra le nuvole

Tutto quello che mi frulla in testa

MAJAALIFEE

I love to write about everything. Writing relaxes me.

Cucina da Chef

della serie "umiltà prima di tutto ...."

pk 🌍 MUNDO

Educación y cultura general.

Il Teatro dell'Anima

Un balbettio che pian piano diventa linguaggio

Frugal Average Bicyclist

The goal here is to help you keep cycling on a budget.

ChronosFeR2

Fotografia, Literatura, Música, Cultura.

I TESSA

simple pages of relief - to ink on the thought - that much - troubles the mind

Il Cammino per Agarthi

Hollow Earth Society

kasabake

«Part of the crew, part of the ship!»

Aureliano Tempera

Un po' al di qua e un po' al di là del limite

Postcardsfromhobbsend

Film reviews as you know them only much....much worse

Life target

exploring the right target of life

INDEPENDENT SANA

Positivity and motivation.

Coisas da SIL

Escrevo o que percebo e sinto ao meu redor./ write what I perceive and feel around me.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: