Aneddoti e curiosità del lunedì: l’universo Marvel

La serie di film della Marvel è il franchise di maggior successo della storia del cinema. Per dare un’idea, i loro film hanno guadagnato più di tutta la saga di Star Wars, Trasformers e anche dei supereroi DC, da Batman a Superman, da Wonder Woman a Suicide Squad. Solo i primi 6 film hanno incassato 3,81 miliardi di dollari in tutto il mondo.

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Robert Downey jr. non indossa più il costume di Ironman dal 2008, cioè dal primo film. In tutte le apparizioni successive, infatti, si tratta di controfigure, di computer grafica, oppure dell’attore che indossa solo il casco e le spalline, perché l’armatura originale è pesantissima. A proposito di Downey, quando fu scelto per il ruolo stava passando un brutto periodo, tra droghe, alcol e prigione, perciò i produttori gli offrirono solo 500.000 dollari. Visto che poi il film incassò 585 milioni di dollari, per il sequel gli offrirono 10 milioni, e altri 50 se avesse accettato di comparire nel 2012 in The Avengers.

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Jeremy Renner è grande appassionato di musica: è partito dalla batteria, poi si è dato alla chitarra, quindi al pianoforte, infine si è messo a scrivere canzoni. Ma, a differenza di tanti suoi colleghi attori, che custodiscono più di un sogno nello stesso cassetto, Jeremy non ha nessuna intenzione di sfondare anche nel mondo delle sette note. “La musica che faccio è solo per me!”. L’avventura con i supereroi è partita dall’amico sceneggiatore Zak Penn, che stava lavorando su Thor: ha insistito tanto che Jeremy Renner facesse una comparsata come Occhio di Falco e da allora l’attore è rimasto ancorato al personaggio Marvel. Per interpretarlo al meglio, si è sottoposto a un periodo di allenamento con i campioni olimpici di tiro con l’arco, per imparare almeno le basi e le giuste posizioni delle mani.

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Prima di diventare Capitan America, Chris Evans non era convinto di accettare il ruolo. Era intimorito soprattutto dal fatto che il contratto lo avrebbe legato per ben 9 film. Sembra che Evans sia ansioso di suo, e l’idea di non poter smettere quando voleva non gli piaceva proprio. Ne ha parlato con amici e familiari prima di accettare, e alla fine ha capito che se si fosse fatto guidare dalla paura, non sarebbe mai arrivato da nessuna parte.

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La stessa paura deve aver guidato Edward Norton, quando ha lasciato il ruolo di Hulk a Mark Ruffalo: temeva infatti di fossilizzarsi nel personaggio e di non poterselo più togliere di dosso. “Se reciti più di una volta in questo tipo di ruoli, lo spettatore tende ad identificarti col personaggio, e dopo è difficile interpretare altri ruoli. Io volevo altro per la mia carriera”. Norton ha comunque detto di essere un fan dei suoi “colleghi” della Marvel, e di essersi divertito molto a interpretare Hulk almeno una volta.

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L’attore britannico Tom Holland è l’ultimo arrivato in casa Marvel, ed è il più giovane interprete di Spider man. Holland ha voluto prepararsi al meglio per il ruolo di Peter Parker, e ha chiesto alla Marvel di frequentare in gran segreto un liceo americano, così da capire come rendere al meglio il personaggio in Homecoming. La sua era quasi una battuta, presa decisamente sul serio dai produttori, che hanno voluto rendergli chiare le differenze rispetto al mondo scolastico britannico. Si è così ritrovato in una scuola del Bronx sotto copertura, con un nome fasullo e senza che professori o compagni sapessero la verità. Lo stesso Tom ha rivelato d’aver detto la verità a una ragazza, che però non gli ha creduto. Forse perché le ha detto di essere Spider man…

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Prima di Chris Hemsworth, i produttori avevano offerto il ruolo di Thor a Daniel Craig, che però ha rifiutato. “Non riesco proprio a vedermi a correre, con i capelli lunghi e un martello in mano”.

FONTI: Liguori-Cuomo-Grossi, Cult: I film che ti hanno cambiato la vita – bestmovie.it