Sensuale, dotata di forme voluttuose e di notevole carisma, è stata per un decennio esatto popolarissima ai vertici dello star system hollywoodiano. Famosa per il fisico statuario, alto e dal portamento elegante, lo sguardo intrigante e vivace che rivelava anche una brillantezza intellettuale non mediocre. Ma anche per il suo seno maggiorato e le ampie scollature, volutamente esibite in quasi tutti i suoi film.

Ernestine Jane Geraldine Russell era figlia d’arte. Nasce a Bemidji (Minnesota) il 21 giugno 1921 da Geraldine Jacobi, attrice teatrale, mentre il padre era un militare. Cresciuta nei pressi di Los Angeles, dopo gli studi secondari intraprese i più disparati mestieri tra cui la telefonista, la cantante e poi la modella. Nel 1939 studiò recitazione a Hollywood, e l’anno seguente attirò l’attenzione di Howard Hughes, produttore e regista, che era in cerca di un’attrice non brava ma prosperosa, da lanciare nel controverso film scandalo Il mio corpo ti scalderà (1943). Affascinato dalla Russell le offrì un contratto di lunga durata e la parte nel suo controverso film.

La pellicola incorse nelle ire della censura per la libertà con cui era narrato lo scabroso soggetto (l’ambiguo rapporto fra tre uomini, Billy the Kid, Doc Holliday e Pat Garrett) e per l’erotismo delle sequenze con la Russell, a cui Hughes impose un reggiseno push-up molto stretto, di alcune misure inferiore a quelle reali dell’attrice: girato nel 1941, poté uscire solo due anni dopo, ma dovette essere subito ritirato, e circolò effettivamente, anche se con diversi tagli, solo a partire dal 1946. Benché l’attrice non vi interpretasse un ruolo di protagonista, sin dal 1941 venne imbastita una dispendiosa campagna pubblicitaria interamente imperniata su alcune sue suggestive foto di scena, che durò ben cinque anni e rese la Russell uno dei massimi sex symbol del momento e l’attrice più gettonata, senza che di fatto fosse mai apparsa sullo schermo. Ma la sua carriera, durata appena un decennio, fu avara di occasioni altrettanto buone.

Dotata di indubbio talento, seppe ironizzare sul proprio ruolo di seduttrice mangiauomini, e conferì a tutti i suoi personaggi una sostanziale onestà, unita a maniere tutt’altro che leziose. Pur essendo priva di esperienza, firma un lussuoso contratto con la RKO, con clausola di appartenenza esclusiva a Howard Hughes, il quale la fa lavorare solo in film da lui stesso considerati alla sua altezza. La sua breve filmografia è addensata nei generi più svariati, dalla commedia al melodramma strappalacrime, dall’avventura prettamente esotica al film noir, dal dramma puro al western. Si destreggia abilmente nel noir al fianco di Robert Mitchum ne Il suo tipo di donna (1951) e L’avventuriero di Macao (1952), fino ad ottenere un grande successo ne Gli uomini preferiscono le bionde (1953) di Howard Hawks, dove recita al fianco di Marilyn Monroe.

Proprio il contrasto fisico e psicologico con Marilyn, bionda, fragile e svagata, esaltò il suo prepotente sex appeal e la sua vitalità. Sempre diretta da registi famosi, come Raoul Walsh (Gli implacabili, 1955 e Femmina ribelle, 1955), John Sturges (Il tesoro sommerso, 1955), Nicholas Ray (La donna venduta, 1956), dopo la commedia Vietato rubare le stelle (1957) tronca inaspettatamente, ma di sua volontà, la carriera non appena si rende conto che il suo fascino da maggiorata sta volgendo al declino.

Appare per breve tempo alla televisione, per poi dedicarsi a tournée canore, spesso in coppia con la sua amica Ronda Fleming. Sul finire degli anni ‘60 e l’inizio dei ‘70 calca i palcoscenici di Broadway, poi si dedica alla pubblicità televisiva in spot per reggiseni della Playtex e shampoo.
Negli anni ’80 si promuove nel sociale attraverso l’impegno sulle adozioni dei bambini orfani. Dagli anni ’90 si ritira a vita privata.
Nonostante i suoi personaggi sul grande schermo richiamassero sensualità e suscitassero grande scalpore, nella vita privata l’attrice non fu mai coinvolta in scandali di alcun tipo, a differenza di altre colleghe, e condusse una vita molto tranquilla. Era anche molto religiosa: all’apice della sua carriera fondò la Hollywood Christian Group, un’associazione dedicata alla meditazione religiosa cristiana, a cui si iscrissero grandi nomi del cinema.
Ha scritto due autobiografie Oh, Lord, what next? (1960) e My path & my detours (1985), in cui racconta anche il dramma della maternità negata. All’età di diciotto anni era rimasta incinta di quello che sarebbe poi diventato il suo primo marito, il campione di football Bob Waterfield. Essendo troppo giovane e non ancora sposata, decise di abortire. L’operazione andò a buon fine, ma a causa di alcune complicazioni che le fecero persino rischiare la vita, Jane non poté più avere figli. Con il marito poi adottò tre bambini e nel 1952 fondò il World Adoption International Fund (WAIF), un’associazione per il sostegno all’affidamento di bambini orfani stranieri da parte di famiglie americane.
Il matrimonio con Waterfield durò dal ’43 al ’68, e finì con un divorzio per l’infedeltà di lui. La Russell si risposò con l’attore Roger Barrett, che morì dopo pochi mesi di matrimonio, e nel 1974 con un imprenditore, poi deceduto nel 1999 per infarto. L’attrice è scomparsa il 28 febbraio 2011, a 89 anni, per una malattia respiratoria.

«Non sono razzista e non ho pregiudizi, ma mi piace dire sempre quello che penso e chiamare le cose col loro nome. Non so essere politicamente corretta»
FONTI: Enciclopedia del cinema, Treccani – cinekolossal – wikipedia
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Buon giorno 1 Me la ricordo nella pubblicità dei reggiseni
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Buongiorno. E’ già qualcosa
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Meglio di niente
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nella rosa delle icone indimenticabili
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Che donna meravigliosa ! Forte e con grande fascino !
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Forte di sicuro, non ha avuto una vita facile
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Francamente non la ricordavo se non quando ho letto del film “Agli uomini piacciono le bionde” e comunque sia, ce l’ho vagamente in memori In quanto alla sua citazione potrebbe essere anche la mia; sono tale e quale 😊 Serena serata carissima Raffa 💐
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Grazie, Giusy, anche io condivido la sua citazione. Buona serata 🌸✨
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🤩😍
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apperò, avendola conosciuta solo nel cult Gli uomini preferiscono le bionde non la avevo mai considerata una maggiorata; invece potrei recuperare Il mio corpo ti scalderà, sembra molto interessante
vedo con piacere che cmq è riuscita a rimanere famosa e amata con una bella carriera anche dopo il ritiro, almeno a quanto sembra dalla lettura della monografia
PS: ti consiglio di spezzare il primo capitolo di introduzione perke con tutte quelle virgole diventa un po’ difficoltoso da leggere, e sto leggendo da pc
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Ok, grazie.
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