Vediamo insieme alcune delle più grandi cantonate prese dai critici cinematografici all’uscita di alcuni film, che sono poi diventati grandi successi.
1. Guerre stellari: (1977)
La cantonata della critica: “Eccitante come le previsioni del tempo dell’anno scorso”, John Simon su “New York Post”.
Come è andata: Dopo aver avuto dieci nomination, il film ha vinto ben sei Oscar: scenografia, costumi, effetti speciali, musica (composta da John Williams e destinata a diventare un classico), montaggio, ed effetti sonori.
Nella classifica dei film con gli incassi maggiori occupa il 12° posto, con 797.900.000 dollari.
2. Apocalypse Now (1979)
La cantonata della critica: “Un lavoro decisamente brutto, decisamente sotto tono”, scritto da “Atlanta Journal”.
Come è andata: Il film ha avuto otto nomination agli Oscar, e alla fine ne ha vinti due: per la fotografia e la colonna sonora. E’ considerato universalmente come uno dei più grandi film di tutti i tempi.
3. Taxi Driver (1976)
La cantonata della critica: “Una vicenda sconnessa, pasticciata, priva di spessore e impantanata in una ricerca del sensazionale da quattro soldi”, Marcia Magill su “Film Review”.
Come è andata: Il film ha avuto quattro nomination agli Oscar ed è considerato da tanti uno dei più importanti e controversi film della cinematografia americana.
Ha ha dato celebrità a entrambi i suoi attori protagonisti, Robert De Niro e Jodie Foster, quest’ultima solo tredicenne quando il film fu girato.
4. Psycho (1960)
La cantonata della critica: “Hitchcock non ci offre uno spettacolo di intrattenimento ma la compiaciuta presentazione di una perversione sperimentata attraverso un’altra persona”, Robert Hatch su “Nation”.
Come è andata: Il film ha avuto quattro nomination agli Oscar. Tratto dal romanzo di Robert Bloch è conosciuto come il più grande successo di Hitchcock.
Nella sua vita Alfred Hitchcock ha collezionato otto nomination come migliore regista e nel 1968 gli e stato conferito l’Oscar speciale alla carriera.
5. Il silenzio degli innocenti (1990)
La cantonata della critica: “Una fantasia delle piu strampalate”, Stuart Klawans su “Nation”.
Come è andata: Nella storia degli Oscar è stato il terzo film a vincere i “big five”, cioè gli Oscar come miglior film, regia, sceneggiatura, al migliore attore protagonista (Anthony Hopkins) e alla migliore attrice protagonista (Jodie Foster).
Il film diretto da Jonathan Demme, basato sul romanzo omonimo di Thomas Harris. È il secondo film tratto dai romanzi incentrati sulla figura del serial killer Hannibal Lecter.
Solo negli Stati Uniti e in Gran Bretagna il film ha incassato qualcosa come 150 milioni di dollari.
6. ET- L’extraterrestre (1982)
La cantonata della critica: “Volgare come gli scimpanzè degli spot televisivi della Brooke Bond”, scritto su “Time Out”.
Come è andata: Con nove nomination, il film ha vinto tre Oscar: effetti speciali, musica e sonoro.
E’ considerate un classico della filmografia per l’infanzia ed è ancora trasmesso regolarmente dalle televisioni di tutto il mondo.
E.T. è stato anche un autentico campione di incassi con 870.985.600 dollari.
7. Come eravamo (1973)
La cantonata della critica: “Se la signora Streisand entrasse in collisione con un autocarro, quest’ultimo finirebbe capovolto, per sempre”, da “Esquire”.
Come è andata: Il film ha ottenuto sei nomination (inclusa quella di Barbra Streisand come migliore attrice protagonista) ed alla fine ottenne l’Oscar per la miglior colonna sonora e la miglior canzone (The Way We Were di Marvin Hamlisch).
8. Quando la moglie è in vacanza (1955)
La cantonata della critica: “Una parte assolutamente inadatta alla Monroe”, Delmore Schwartz su “New Republics”.
Come è andata: Una delle scene del film che diventerà famosissima è
l’immagine di Marylin Monroe che all’uscita da una sala cinematografica, su una grata del marciapiede, cerca di abbassare il vestito bianco sollevato dallo sbuffo di aria causato dal passaggio di un treno della metropolitana. E’ divenuta un’autentica icona del xx secolo e in seguito verrà citata e parodiata innumerevoli volte.
Finiamo con tre cantonate storiche.
Dopo che i fratelli Lumière ebbero inventato il cinematografo, il padre dichiarò: “Questa invenzione può essere sfruttata come curiosità scientifica, ma non ha certo un valore commerciale”.
L’arrivo del sonoro, nel 1927, cambiò radicalmente il modo di fare cinema. Il direttore della Metro Goldwin Mayer, Irving Thalberg, liquidò la novità dicendo: “I film sonori sono solo un fenomeno passeggero”. Sempre lui, qualche anno dopo, mise in guardia il suo capo dal produrre Via col vento sostenendo che “I film sulla Guerra Civile non ci faranno mai guadagnare un centesimo”.
Ancora peggio fece Louis B. Mayer, boss della Metro Goldwin Mayer, quando vide un cortometraggio di animazione girato da un regista sconosciuto, e si rifiutò di fargli un contratto, perché secondo lui “qualunque donna sarebbe fuggita terrorizzata alla vista di un topo”. Peccato che il topo fosse Mickey Mouse e il regista Walt Disney.
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non conoscevo tutte queste recensioni sfortunate, alcune sono esilaranti! ma grazie molte
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Grazie a te! Era un po’ che non pubblicavo abeddoti e curiosità.
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mamma mia che cantionate!!
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Buon giorno 2
I critici sono inutili come i giornalisti sportivi.
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Buongiorno a te. Eppure qualcuno li paga entrambi.
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mamma mia, fanno più ridere le critiche veloci che il fatto che siano stati smentiti l’anno stesso dell’uscita!
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Purtroppo non conosciamo i critici che le hanno scritte… Magari sono degli scribacchini.
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ma se sono solo giornalisti non dovrebbero parlare di cinema 😦
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Hai ragione, però contano anche i gusti personali, non tutto piace a tutti.
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ma un critico dovrebbe essere oggettivo
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Dovrebbe, e dovrebbe anche essere preparato…
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Quando ero ragazzo mi chiedevo anch’io a che cosa servissero i critici, ma poi ho capito che quelli bravi sono fondamentali, e poi ci sono quelli che talvolta riescono se non altro a procurarci qualche istante di buonumore 🙂
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Sono d’accordo sul fatto che quando sono bravi possono essere molto utili. A volte ci vorrebbe un po’ più di prudenza nei giudizi, soprattutto nelle stroncature. Anche tante opere liriche alla prima presentazione non hanno avuto successo.
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Un bravo artista sa che cosa accogliere di una critica e che cosa buttar via.
Eduard Hanslick era un critico musicale viennese del secondo ‘800, scrisse un libro fondamentale, Vom Musikalisch-Schönen (Del bello musicale) di cui prima o poi mi occuperò nel blog. Ma come recensore era temutissimo. Del famoso Concerto per violino e orchestra di Čajkovskij (quello del film diretto da Radu Mihăileanu nel 2009) scrisse: “Ascoltando la musica di Čajkovskij mi è venuto in mente che esiste musica puzzolente (stinkende Musik)”. Tremendo.
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Buongiorno, forse questi critici hanno preso sul serio solo il lato negativo del loro lavoro, dimenticando che una critica (anche negativa) serve in primis se è costruttiva.
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Già, un po’ cattivelli e troppo drastici.
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Quando essere taglienti nei giudizi non è si rivela un boomerang 🙂
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Bisognerebbe essere più prudenti.
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(c’è “non è” di troppo nella mia precedente risposta)
Sì, o quanto meno , meno aggressivi
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Sì avevo capito l’errore di stumpa. 😃
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😉
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Interessante condivisione!😊
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Grazie, buona giornata!
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Portano fortuna, almeno.
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A quanto pare sì. 🙂
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Continuino pure…
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Veramente interessanti questi aneddoti, ne conoscevo solo alcuni quindi grazie per questa bella carrellata!
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Grazie a te per essere passato di qua 🙂
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È un blog molto interessante! 🙂
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Grazie, faccio quello che posso. Non sono una professionista, solo un’appassionata.
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Con Mickey Mouse hanno perso una fortuna!
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Già. Pensare che si potesse avere paura di un topo disegnato… ce ne vuole!
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Viene da sorridere, considerando ciò che si vede adesso in tv!
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Certe volte i critici sono proprio scemi!
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Dovrebbero essere un po’ meno perentori nei giudizi…
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Infatti! Un po’ meno saccenti!
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