Enid Diana Elizabeth Rigg nasce il 20 luglio 1938 a Doncaster, nello Yorkshire; il padre, un ingegnere ferroviario, si trasferì con la famiglia in India, quando lei aveva due mesi; là ha vissuto fino all’età di 8 anni, imparando anche a parlare hindi. Diplomata alla Royal Academy of Dramatic Arts di Londra, ne è diventata un membro associato. Ha debuttato sul palcoscenico professionale nel 1957 ed è entrata a far parte della Royal Shakespeare Company nel 1959.

Dal 1965 al 1968, è apparsa nella serie televisiva britannica Agente speciale, interpretando l’agente segreto Emma Peel, ruolo che le ha dato notorietà col grande pubblico. Negli Stati Uniti, in quegli anni, è stata votata la star televisiva più sexy di sempre. Nonostante l’enorme successo, decide di lasciare il ruolo a causa della mancanza di privacy e del suo stipendio, nettamente inferiore a quello della co-star maschile. Nel 1969 diventa una bond girl in Agente 007 – Al servizio segreto di Sua Maestà, accanto a George Lazenby, ed è l’unica che James Bond porta all’altare.

Altri ruoli cinematografici includono Helena in Sogno di una notte di mezza estate del 1968, l’attivista Sonia Winter in Assassination Bureau del 1969, Lady Holiday in Giallo in casa Muppet nel 1981 e Arlene Marshall in Delitto sotto il sole nel 1982. Ma in un’intervista ha indicato come il miglior film in cui sia mai apparsa Oscar insanguinato, del 1973, in cui recitava accanto a Vincent Price.

Ha avuto una carriera brillante soprattutto in teatro: è stata nominata ai Tony Award come migliore attrice teatrale per Abelardo ed Eloisa, nel 1972 e per Il misantropo, tre anni dopo. Ha vinto il Tony Award nel 1994 per la sua interpretazione nel ruolo principale di Medea. Negli ultimi anni, le sue interpretazioni in Chi ha paura di Virginia Wolf? e Madre coraggio e i suoi figli hanno indotto i critici a proclamarla una delle più grandi attrici del palcoscenico britannico.

Ha ricevuto una laurea honoris causa dall’Università di Stirling in Scozia, nel 1988, dieci anni prima di diventarne Rettore, in carica dal 1998 al 2008. Nel giugno 1994, era stata nominata Dame Commander of the Order of the British Empire dalla regina Elisabetta II per i suoi lunghi contributi al teatro e al cinema: Dame è l’equivalente femminile del titolo di Sir che viene attribuito a chi è nominato cavaliere.

Nel 2013 è apparsa come guest star nella serie della BBC Doctor Who, in un episodio intitolato The Crimson Horror, e per questa interpretazione ha vinto il premio come migliore guest star dell’anno. Una delle sue ultime interpretazioni televisive è stata nei panni di Oleanna Tyrell, nella serie Il trono di spade. In realtà non ha mai smesso di recitare, nonostante le precarie condizioni di salute: a lei è stato dedicato il suo ultimo film Ultima notte a Soho, del 2021.

Fumatrice dall’età di 18 anni, Diana fumava ancora 20 sigarette al giorno nel 2009. A dicembre 2017, aveva smesso di fumare dopo che una grave malattia l’aveva costretta a un intervento chirurgico al cuore, ma il pentimento tardivo non è stato sufficiente. L’attrice è morta per un cancro ai polmoni il 10 settembre 2020, a 82 anni; secondo le sue volontà, è stata cremata, ma non è stato rivelato se le ceneri siano state sepolte o affidate alla famiglia. Sembra che per testamento abbia lasciato 5000 sterline all’estetista di fiducia, che si è sempre curata delle sue unghie.

Era stata a lungo una critica schietta del femminismo, tanto da affermare nel 1969: “Le donne sono in una posizione molto più forte degli uomini”. Donna di grande carattere, forte e indipendente, si è sempre ribellata al perbenismo piccolo borghese: negli anni ’60, aveva convissuto per otto anni con il regista Philip Saville, già sposato, attirando l’attenzione dei tabloid perché aveva affermato che non le interessava il matrimonio e che non desiderava essere “rispettabile”. Si è sposata più tardi, nel 1982, con Archibald Hugh Stirling da cui ha avuto una figlia, Rachael, ma il matrimonio è durato solo fino al 1990. Michael Parkinson, che l’aveva intervistata per la prima volta nel 1972, l’ha descritta come la donna più desiderabile che abbia mai incontrato, che “irradiava una bellezza splendente”.

«Mi vesto e mi trucco sempre solo per me, non per gli uomini e tanto meno per competere con le altre donne. È così patetico, soprattutto dopo una certa età»
FONTI: Enciclopedia del cinema, Treccani – imdb
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Ciao Raffa, tutto ok con internet?
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Adesso sì, grazie.
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Buon giorno 1 . Mi sei mancata
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Grazie, se va tutto bene sono tornata
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“Mi vesto e mi trucco sempre solo per me”
sono d’accordo… è importante che noi… stiamo bene con noi stesse…
ciao Raffa… ben ritrovata!
⭐buona notte!⭐
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Ciao Cinzia, grazie per il benvenuto. Buona giornata! 🌈
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