Oggi pubblico solo le vostre trame, che sono davvero tante e meritano tutte di essere lette con attenzione. Grazie a tutti, ancora una volta, per i vostri preziosi contributi, e se ne avete voglia, continuate a inviare, titoli e trame. A fianco di ogni trama troverete il blog che l’ha inviata.
Bela coi lupi Lo Scribacchino del web
Un lupo travestito da agnello è una cosa comune da incontrare, ma questa è la storia di un agnello coraggioso, che col suo vello scuro era mal visto dal resto del gregge e così decise di andarsene.
Vagò sui monti e si trovò circondato dai un branco di lupi, ma lui non si dette per vinto e, da futuro ariete, prese a testate coloro che osavano sfidarlo. Crebbe e divenne capobranco e ancora oggi, nelle notti di luna piena, il branco dell’ariete nero, si sente belare col muso rivolto all’insù.
Doppio maglio Lo Scribacchino del web
Questa è la storia di un forzutissimo fabbro, che riusciva a maneggiare nella propria fucina ben due magli insieme. Un giorno, durante la produzione di una bella armatura per il signorotto locale, sua moglie fu rapita da un vassallo del re appena oltre confine.
L’uomo indossò l’armatura appena fabbricata e, armato dei due pesanti arnesi da lavoro, inseguì il predone fin nel suo maniero e lo abbatté pietra su pietra.
Da allora è conosciuto come “il cavaliere del doppio maglio” e le sue gesta si narrano tuttora ai bambini del reame!
Doppio maglio Non sono ipocondriaco
Goldrake si allea con Mazinga e Jeeg per sconfiggere gli alieni che vogliono conquistare il nostro pianeta.
La battaglia si dimostra difficoltosa, non basta nemmeno la mitica “Alabarda spaziale”.
Sarà il colpo a sorpresa, il “doppio maglio perforante”, a sconfiggere il capo dei nemici alieni ed indurli alla fuga.
Bela coi lupi FA minore
Trama alternativa di Bela coi lupi (in stile “breve storia scema”). Una pecorella smarrita finì per sbaglio nel gregge… ops, branco sbagliato. I lupi che incontrò, però, erano dei bonaccioni e provarono compassione per lei, anche perché era stranamente vispa e simpatica. C’è da dire che era anche un po’ smunta, quindi poco “appetitosa”. Il pastore, che la sera prima di dormire contava le pecore, si accorse della perdita e si mise a cercarla, seguendone la “voce” da lontano. Quando però si avvicinò al branco di lupi, si mise paura e se la diede a gambe. La sera andò a dormire facendo spallucce e pensando: “Quanto sei cretina. Vuoi stare coi lupi? E vabbè, bela coi lupi!” Quella sera dimenticò la conta, ma si addormentò lo stesso.
Qualcuno volò col dito nel cucùlo L’angolo del Dottor Divago
Dopo i grandi successi di “Prostata indecente” e del suo sequel “Le colonscopie hanno gli occhi”, il terzo titolo della saga conclude la storia di un uomo con un grosso e fastidioso problema, al quale cercherà di porre finalmente rimedio in maniera manuale. Un finale epico tra rimedi casalinghi, volatili strani e dita curiose.
Colpevole d’indecenza Centoquarantadue
Sul litorale laziale da qualche giorno c’è un turista che attira l’attenzione di tutte le bagnanti: Romolo, detto Lo stallone, per le spropositate dimensioni del suo membro, che a fatica riesce a contenere nel costume da bagno. Un giorno, mentre prende il sole, attorniato come al solito da un capannello di donne adoranti, viene fermato da uno zelante poliziotto che lo accusa di offesa al pudore. In realtà il poliziotto è il ragazzo di una delle tante ammiratrici, geloso delle attenzioni riservate a Romolo. Il poveretto, messo alle strette, piuttosto che pagare una multa di 500 euro, confessa che sotto il costume nasconde in realtà una banalissima imbottitura in cotone. Il poliziotto riconquista la fidanzata e Romolo, tolta l’imbottitura, perde tutte le sue ammiratrici, ma attira l’attenzione di Daniel, il bagnino…
Il calore del crimine Centoquarantadue
La triste storia di un senza tetto che, per sconfiggere il freddo della notte, comincia a dare fuoco a quello che gli capita. In breve diventerà un piromane. Ma c’è il lieto fine: arrestato e condannato, potrà finalmente dormire al caldo in prigione.
Qualcuno volò col dito nel cucùlo Centoquarantadue
Racconta il doloroso percorso di un paracadutista balbuziente che non trova il coraggio di lanciarsi dall’aereo, fino a quando un rude istruttore dai metodi spicci (tipo “Ufficiale e gentiluomo”, per intenderci) non trova il modo per convincerlo a spiccare il volo. Supera di colpo tutte le sue paure e diventa il primo a lanciarsi, senza più indugi. E gli passa pure la balbuzie.
Il collezionista di rosse Lo Scribacchino del web
Primi anni ’90. Questa è la storia di un insegnante, sadico e infame come pochi, che amava torturare i propri studenti con sguardi crudeli ed espressioni da togliere il fiato. E poi, al culmine della tensione, apriva il cassetto e tirava fuori una delle sue preferite, le rosse, le biro rosse, con cui affibbiava un poderoso voto negativo sul diario del malcapitato alunno. E lui rideva e si portava la penna alla bocca, in un gesto sensualmente osceno a chiosa della sua perversa maniacalità.
E morì con l’uccello in mano Lo Scribacchino del web
Charlie era un ragazzo allegro e con molta fantasia. Passava molto tempo in solitudine e stava iniziando a scoprire il proprio corpo e quello che gli poteva offrire.
Un giorno si arrampicò su un albero, che sovrastava la cinta di una villa; dalla finestra si vedeva una giovane donna, intenta a spogliarsi dietro un paravento e che gli dava le spalle.
Charlie si fermò ad ammirarla e nel sistemarsi sul ramo, si accorse che lì accanto c’era il nido di un merlo: un pulcino pigolava e lui l’afferrò.
L’urlo della ragazza, che lo aveva visto dal vetro, lo spaventò e cadde: morì sul colpo
Il piccolo pennuto, ancora nella sua mano, riuscì invece a salvarsi.
Prima ti raso, poi ti rovino Centoquarantadue
Un barbiere in difficoltà economiche escogita un piano diabolico per fare soldi. Mentre rade i suoi clienti, li narcotizza, e una volta incoscienti, li fotografa mentre una complice gli pratica una fellatio. Con le foto in suo possesso organizza una rete di ricatti che riesce a risanare in breve tempo le sue finanze.
La congiura degli impazienti Centoquarantadue
Alla posta si formano sempre file mostruose per via di un’impiegata molto lenta. Un gruppo di clienti abituali, che si ritrovano spesso in fila a pagare le bollette, decide di organizzare un’imboscata per fare sparire l’impiegata imbranata. Purtroppo per loro, viene sostituita da un giovane ancora più incapace, e le file si allungano.
E morì con l’uccello in mano Centoquarantadue
La triste storia di un onanista cardiopatico (banale, lo so, ma su due piedi ci è venuta così!)
Non è un paese per racchie Non sono ipocondriaco
Il sogno di ogni uomo. Un’intera isola piena di donne bellissime, seducenti, e desiderose di sesso.
Un paio di amici ci capitano per caso, per loro sembra davvero il paradiso.
Ma a tutto c’è un limite, anche alla bellezza ed al divertimento libertino.
I 2 amici alla fine girano ovunque alla ricerca di 2 donne “normali”, al limite anche “racchie”, pur di allontanarsi da quello che sembrava un sogno, ma era diventato un incubo.
Una volta fuggiti, e tornati al loro Paese, si innamorano di 2 “bruttine” e se le sposano.
Quell’oscuro orsetto del desiderio FA minore
Tratto da una storia vera. Sottotitolo: “Quando mandarono l’ignara vittima all’edicola e ci restò per l’eternità”.
Tutto nasce da uno scherzo congeniato da una mamma e dalla figlia piccola ai danni del padre. Il padre, che doveva andare a comprare il giornale, fu incaricato di cercare un fumetto (che si chiamava “L’orsetto Ciò Ciò”) per la bambina. La bambina era una patita degli orsetti, disse che lo desiderava più di ogni altra cosa al mondo, lui stesso gliene regalava spesso, così la faccenda risultò credibile. Il malcapitato chiese al giornalaio se lo aveva, e quello si mise a cercare. Forse non voleva fare una brutta figura, o sperava di poter vendere qualcosa in più, tant’è che giurò che lo conosceva e doveva essere per forza lì, da qualche parte. Fatto sta che l’edicola fu oggetto di una ricerca lunga devastante, nel senso letterale del termine. Ovviamente, non c’era. Lui, mortificato, si offrì perfino di ordinarlo, ma la famiglia si trovava lì in vacanza e la ripartenza era imminente. Il padre tornò affranto, perché di solito era molto efficiente, e lì trovò moglie e figlia che si contorcevano dalle risate. Per un po’ restò disorientato, poi capì, ma forse gli fu proprio detto, che era stato uno scherzo. Dello stato d’animo dell’edicolante non si seppe mai più nulla.
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Buon giorno 2 vedrai vedrai che prima o poi
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vedrai vedrai che cambierà, diceva Tenco
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Trame meravigliose: ci verrebbero fuori film migliori di alcuni che si sono visti campioni dei blockbuster 😀
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Infatti, siete diventati dei veri sceneggiatori 🙂
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Io anche un po’ sceMeggiatore! 😉
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E’ lì il bello…
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😉
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Anche io. Soprattutto.
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Beh, c’è di peggio, dai! 😉
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Arrivo in ritardo uffi……… metto qui? BIANCANEVE E I SETTE ANNI IN TIBET. Biancaneve presa dallo sconforto, decide di incamminarsi verso le terre lontane del Tibet per sfuggire alla strega cattiva e trasformare il veleno della sua mela in un succulento infuso d’amore e comprensione. Le ci vollero ben sette anni e niente nani al seguito per riuscire nell’impresa che di miracoloso non ha nulla se non il buon senso di far comprendere ai cattivi che la cattiveria a nulla serve!
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Bellissima! Segno e metto da parte, se me lo permetti uso anche il titolo, da proporre in futuro.
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Certo che si…
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Grazie
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A te
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“Qualcuno volò col dito nel cucùlo”
Ce ne sono 2, entrambe esilaranti.
Certa che la fantasia nel tuo blog trova ampio sfogo.
🙂
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Sono stati entrambi molto bravi, ma il titolo era stimolante, se me lo concedi….
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Era un invito che non potevamo non raccogliere 🙂
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