In realtà, i suoi non erano veramente riccioli, ma boccoli assolutamente naturali, che non avevano mai visto l’intervento di alcun parrucchiere e neppure della mamma. Le cronache del 1936, anno del suo massimo splendore, raccontano che ne avesse 56 e tutti veri. Altri dicevano che i suoi capelli fossero tinti e acconciati ogni giorno dalla mamma. Ma se ne dicevano tante sul suo conto: che era una nana, che non sarebbe mai cresciuta, che il suo astro avrebbe continuato a splendere in eterno nel cielo hollywoodiano. Invece no. La bimba non era una nana, e crebbe, al punto che la crescita fu la fine del suo successo. Adolescente, poi donna e infine mamma. Shirley vide a poco a poco diminuire fama e successo. Le scritture calarono sempre di più, e alla fine si ritirò dagli schermi. Però il suo mito resta inalterato come quello di Greta Garbo o Rodolfo Valentino. E a differenza di altre star, seppe affrontare con serenità il declino.
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