Alcune scene di No time to die, il film della saga di James Bond uscito nel 2021, furono girate a Matera. Sulle strade della città interessate dalle riprese, furono versati oltre 30.000 litri di Coca Cola, perché la bibita, una volta asciutta, lasciava sul selciato una patina appiccicosa che facilitava le acrobazie degli stuntmen. La spesa stimata per la produzione è stata di circa 60.000 euro, compresa naturalmente la pulizia delle strade dopo le riprese acrobatiche.
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Il film L’isola perduta (1996), adattamento cinematografico del romanzo L’isola del dottor Moreau di H. G. Welles, è famoso per le molte traversie legate alla sua realizzazione. Inizialmente erano stati contattati Bruce Willis e James Woods, che dovevano essere i protagonisti insieme a Marlon Brando, ma prima che iniziassero le riprese si ritirarono, sostituiti da Val Kilmer e David Thewlis. Fin dai primi giorni di lavorazione Brando costrinse tutta la troupe a sottostare ai suoi capricci: ingaggiato per due settimane di lavorazione, arrivò con una settimana di ritardo e cominciò prendendosi lunghe pause durante il giorno. Si chiudeva in camerino per ore e guai a sollecitarlo; una volta uscito, leggeva il copione del giorno e regolarmente chiedeva che venisse apportata qualche modifica. Ben presto Val Kilmer, altro caratterino non facile, decise di rivaleggiare con lui quanto a capricci: facevano a gara a chi si faceva attendere di più sul set, spesso bloccando la lavorazione per ore. Il culmine fu raggiunto quando il regista, Richard Stanley, stanco dei continui litigi, salì su un albero, minacciando di non scendere finché i due attori non fossero venuti a più miti consigli. La produzione decise di licenziare Stanley, sostituendolo con John Frankenheimer, ma anche così il film non ebbe miglior fortuna. A fronte di un costo di circa 40 milioni di dollari, ne guadagnò solo 49 in tutto il mondo.
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Nel film cult del 1991 Thelma e Louise il regista Ridley Scott aveva deciso di usare una controfigura femminile nella scena di sesso fra Brad Pitt e Geena Davis.
Quando la Davis vide Pitt, all’epoca praticamente sconosciuto, si impose con Scott dicendo che l’avrebbe fatta lei quella scena a tutti i costi. E quindi niente controfigura.
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Dal fillm The Truman show, di Peter Weir, deriva il nome di una sindrome psichiatrica teorizzata nel 2008, ovvero la condizione di chi crede di essere ripreso, ed è convinto che tutto ciò che accade nella sua vita sia frutto di un copione, proprio come succede al protagonista del film. Il caso più famoso finora conosciuto è quello di un certo Nick Lotz, convinto di essere il protagonista di un reality show, e raccontato sul The New Yorker.
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Nel 1976 Robert Redford sostenne un’audizione per il ruolo di Benjamin nel film Il laureato, ruolo poi andato a Dustin Hoffman. Il regista Mike Nichols lo bocciò spiegando così le sue ragioni: «Bob, guardati allo specchio. Pensi davvero di poterti immaginare nei panni di un imbranato che ha difficoltà a sedurre una donna?»
FONTI: Liguori-Cuomo-Grossi, Cult: I film che ti hanno cambiato la vita – i400calci.com