Oggi niente indovinello, ma solo gli auguri di cuore, a tutti.
Per i credenti, come me, questo è un giorno molto speciale, e siccome qualcuno sta facendo di tutto per far sparire ogni simbolo cristiano (pare che a molti dia un fastidio incredibile, peggio dell’orticaria) a maggior ragione ci tengo a ricordare il significato simbolico di questa data.
Certo, è solo un simbolo, sappiamo che il 25 dicembre a Roma era la festa pagana del Sol Invictus, altrove ricordava la nascita di Mitra, Horus, El Gabal o Helios per i Greci. Nessuno di noi, cristiani o cattolici, pensa che Gesù sia effettivamente nato il 25 dicembre, e forse nemmeno in una capanna, ma dovendo scegliere una data simbolica, a Costantino piacque quella che celebrava il Sol Invictus, ovvero il sole invincibile, simbolo della luce che trionfa sull’oscurità. E dopo duemila e ventun anni, siamo ancora qui a festeggiare. Non Mitra, non Horus, e neppure Helios.
I miei auguri di cuore anche ai non credenti, ai non cristiani, agli atei e agli agnostici, a buddisti, musulmani ed ebrei, ai testimoni di Geova e, perché no, ai zoroastriani. Purché tutti portatori di pace e buona volontà. Auguri a tutti quelli per cui questo è un giorno come gli altri, magari solo un’occasione di fare festa in famiglia e mangiare un po’ più degli altri giorni.
E se vi va, domani parliamo di un film natalizio che di più non si può, su Solorecensioni.