Robin Williams: 21 luglio 1951

Per quanto facciano, i nati il 21 luglio non riescono proprio a star lontani dai guai per molto tempo: non si sa come o perché, ma sulla loro testa finisce sempre per addensarsi una tempesta, che assume spesso toni tragicomici. Presentare opposte opinioni, peraltro con grande arguzia, è la loro specialità: essi non solo conoscono a fondo l’arte del dibattere, ma servono anche come mediatori, arbitri e conciliatori, perché sono talmente avvezzi a vestire i panni dell’avvocato del diavolo che riescono sempre a vedere entrambi i lati della medaglia. I nati il ventunesimo giorno del mese sono governati dal numero 3 (2+1=3) perciò sono spesso ambiziosi, e comunque amano stare al centro dell’attenzione. Sono persone che trascinano, emozionano, molto estroverse, ma a volte diventano troppo esuberanti e facili ai colpi di testa.

Nati oggi anche: Ernest Hemingway, Michael Connelly, Josh Hartnett, Rory Culkin, Cat Stevens, Alessandro Bergonzoni, Beppe Grillo.

Mancano 163 giorni alla fine dell’anno. Il conto alla rovescia è gentilmente offerto da unallegropessimista, il modo migliore di iniziare la giornata con un sorriso.

Autore: Raffa

Appassionata di cinema e di tutte le cose belle della vita. Scrivo recensioni senza prendermi troppo sul serio, ma soprattutto cerco di trasmettere emozioni.

30 pensieri riguardo “Robin Williams: 21 luglio 1951”

    1. Ma sai che ho letto che forse il suicidio non è stato del tutto volontario: pare che avesse una forma di demenza (detta da corpi di Levy) che porta ad allucinazioni e depressione, fino all’autolesionismo.

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  1. Top lui……Raf, sempre grazie per i tuoi posts …… Io sono stata assente dal blog per un periodo di sane e buone letture ma poi mi è tornata l’ispirazione e ho pubblicato alcuni posts….ora mi è venuta un’ispirazione sull’amore e mi metto al PC❤️

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  2. Non ho mai creduto che Robin Williams si fosse suicidato. Stando alla ricostruzione ufficiale lui avrebbe fissato l’estremità di una cintura alla maniglia di una porta, poi si sarebbe attorcigliato attorno al collo l’altra estremità e infine si sarebbe seduto davanti alla porta stessa, sporgendo il collo in avanti fino a soffocare: un modo decisamente troppo arzigogolato di suicidarsi, e quindi è altamente probabile che si tratti di una messinscena. Detesto quando una persona non del mestiere pretende di saperne di più rispetto ad un professionista, ma in questo caso mi permetto di dire che la polizia non ha riconosciuto una montatura che si vedeva ad occhio nudo.
    A Michael Connelly ho dedicato questo post: https://wwayne.wordpress.com/2020/10/03/amore-a-scoppio-ritardato/

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    1. Anche io ho faticato a credere al suicidio, però al di là delle modalità, la depressione c’era e forse anche le motivazioni, per quanto io non sia assolutamente d’accordo con una scelta del genere. Piuttosto ho letto che il suicidio potrebbe essere spiegato con la demenza di cui soffriva e che è stata diagnosticata solo dopo l’autopsia. Se fosse una messinscena, (tutto è possibile), fatta da chi e perché secondo te?

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      1. La sua carriera era in declino da tempo e le sue ex mogli l’avevano dissanguato come delle sanguisughe, ma gli rimaneva ancora un gran bel gruzzolo: di conseguenza, credo che ci fossero molte persone interessate a metterci le mani sopra.
        A me ha sempre insospettito in particolare l’ultima moglie: a pelle mi dà delle brutte sensazioni, e tutte le volte che ha parlato di lui (a voce o per iscritto) mi ha sempre dato un’impressione di grande freddezza.
        Inoltre, dopo la sua morte lei non si è accontentata dell’eredità assegnatale, e ha fatto fuoco e fiamme per mettere le mani anche su una parte dell’eredità dei figli (fonte: https://spettacoli.tiscali.it/permalink/Guerra-in-famiglia-per-leredita-di-Robin-Williams-la-vedova-chiede-piu-soldi-ai-figli/): questo non solo alimenta i miei sospetti, ma dice molto anche sul suo valore come persona. Grazie per la risposta! 🙂

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        1. Che non fosse una bella persona l’avevo pensato anch’io, perché ha rivelato subito la sua malattia, mentre lui l’aveva voluta tenere nascosta. Per discrezione avrebbe dovuto rispettarne la volontà.

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        2. Come ho scritto nel commento precedente, anche le mogli precedenti non si sono comportate bene con Robin Williams, quindi purtroppo temo che non avesse molto intuito nel capire chi gli voleva veramente bene e chi invece voleva solo approfittarsi della sua ricchezza e della sua bontà.
          Comunque io biasimo non soltanto le sue ex mogli, ma anche buona parte dei colleghi che hanno scritto messaggi di cordoglio dopo la sua morte. Robin Williams non ha lavorato quasi per niente negli ultimi 10 anni della sua vita: se gli volevano così bene, potevano fare in modo che continuasse a restare nel giro di Hollywood.
          Inoltre, ricordo di aver letto un articolo in cui si raccontava che nell’ultima fase della sua vita Robin Williams era così solo che aveva insegnato al suo cane a mangiare a tavola con lui, perché non sopportava più di pranzare e cenare in totale solitudine: questo significa che i suoi amici l’avevano abbandonato non solo professionalmente, ma anche nella vita privata. Tra l’altro non era una fake news, perché sotto l’articolo c’era una foto di Robin Williams con il suo carlino che mangiava a tavola con lui: mi mise una tristezza infinita.
          E’ facile scrivere un messaggio quando è ormai troppo tardi, i suoi “amici” dovevano esserci per lui quando ne aveva più bisogno. Se non offrendogli una parte in un film, quantomeno andando a mangiare a casa sua una volta ogni tanto. A loro questo gesto non sarebbe costato nulla, per lui avrebbe avuto un valore immenso.

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